DIARIO DELL’ANNO 2016
LAROMA24.IT (Marco Iannelli) – Il 2016 è agli sgoccioli. Sono trascorsi 12 mesi intensi per i colori giallorossi, tra gioie e dolori. Come consuetudine per gli ultimi giorni dell’anno, LAROMA24.IT ripercorre con voi i principali avvenimenti che hanno caratterizzato l’anno che sta per chiudersi. Un’edizione speciale della nostra rubrica quotidiana ‘Diario del giorno’ che riavvolgerà il nastro e vi racconterà in 6 puntate il 2016 della formazione giallorossa.
LA ROMA RIPARTE DOPO IL PAREGGIO DI CAGLIARI - La Roma ricomincia con Gandini come nuovo amministratore delegato: il dirigente, una volta salutato il Milan, approda in giallorosso e riceve il benvenuto dal presidente Pallotta: "Siamo molto entusiasti di averlo con noi". Dopo un avvio di stagione non proprio esaltante e la sosta a causa degli impegni delle nazionali, la Roma si prepara ad ospitare la Sampdoria. Una partita che sancisce, una volta ancora, la grandezza di Totti: Spalletti lo fa entrare all'inizio della ripresa, sul risultato che vedeva i giallorossi sotto di 2 a 1. Il capitano prima serve a Dzeko un magnifico assist e per il pareggio e, poi, allo scadere, realizza il rigore del definitivo 3-2. Una prestazione maiuscola del capitano che lo porta a dire, al termine dei 90': "Se sto così, perché dovrei smettere?".
Per il match a Roma è presente anche il numero uno del club giallorosso, nella capitale anche per gli impegni relativi al nuovo stadio della Roma. In quest'ottica va considerato l'incontro di Pallotta con la Raggi e Zingaretti.
Al termine del colloquio col presidente della Regione, Pallotta dirà: "Abbiamo la speranza che nel 2019 ci siederemo lì insieme all'inaugurazione".
Tornando al campo, il settembre giallorosso procede tra alti e bassi. Arrivano le sconfitte in trasferta contro la Fiorentina (0-1, con gol di Badelj in fuorigioco) e quella più pesante di Torino: 3-1 per i padroni di casa. Un match che costrinse Spalletti a prendersela con la sua squadra: "E' da folli pensare che le partite si vincano da sole". La Roma può solo reagire e lo fa da grande squadra: a ottobre arrivano le vittorie, di quelle pesanti. 3 punti all'Olimpico contro Inter (2-1) e Palermo (4-1) e in trasferta contro il Napoli di Sarri (1-3) e il Sassuolo di Di Francesco (1-3). Peccato per il mezzo passo falso di Empoli dove i giallorossi non riuscirono ad andare oltre lo 0-0. Soprattutto la vittoria del San Paolo rende felice il tecnico giallorosso che si lascia andare: "E' chiaro che se fai queste partite per una settimana si ha un futuro migliore".
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LA RINASCITA DI DZEKO - La Roma ha ricominciato a viaggiare anche e soprattutto grazie alle prestazioni di Edin Dzeko. L'attaccante giallorosso dimostra di essere un altro giocatore rispetto a quello spento della passata stagione: con la doppietta al Sassuolo del 26 ottobre il bosniaco arriva a 10 reti in altrettante partite, uguagliando il record di un collega che a Roma ricordano bene: Gabriel Omar Batistuta.
'X' EUROPEE - Non perfetto il cammino europeo della squadra. A Plzen, nella gara inaugurale arriva un pareggio per 1-1. I giallorossi si riscattano battendo 4-0 l'Astra Giurgiu in casa ma ripetono gli errori del passato quando, sempre all'Olimpico, arriva l'Austria Vienna. La Roma, in vantaggio per 3 a 1, si fa rimontare sul 3-3 nei minuti finali. Quella partita arrivò dopo l'ottima prestazione di Napoli tanto che Radja Nainggolan a fine gara disse: "Un pareggio oggi era inimmaginabile".
Ascolta Nainggolan a Sky Sport post Roma-Austria Vienna 20.10.16" su Spreaker.
ADDIO SABATINI - Ottobre è anche il mese del saluto a Walter Sabatini: l'addio era nell'aria da tempo ma all'improvviso, il 6, la società comunica la rescissione col ds con un comunicato apparso sul sito ufficiale. "Vorrei ringraziare Walter per quello che ha fatto per la Roma e per la sua dedizione nei confronti del nostro Club. Vorrei anche ringraziarlo per tutto quello che ho imparato da lui. Smetti di fumare per favore!”. La direzione sportiva verrà affidata a Frederic Massara", è il saluto di Pallotta. Il giorno dopo Sabatini si presenta a in conferenza stampa per i saluti spiegando che: "La Roma è stata la mia vita", ma specificando anche i motivi dell'addio: "Lascio perché qui non posso fare il mio calcio".
Ascolta Sabatini, conferenza d'addio 07.10.16 - PRIMA PARTE" su Spreaker.
Ascolta Sabatini, conferenza d'addio 07.10.16 - SECONDA PARTE" su Spreaker.
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Tra plusvalenze e addii rimpianti; tra le sue frasi sul "gatto maculato" e sulla "rivoluzione culturale"; Sabatini lascia Roma dopo 5 anni: fu il primo dirigente della nuova società americana che comprò la società, un ds che ha riportato i giallorossi a competere con le grandi per l'acquisto dei calciatori.
FLORENZI SHOCK, CROCIATO ROTTO - Ottobre verrà ricordato, purtroppo, anche per l'infortunio occorso ad Alessandro Florenzi: contro il Sassuolo il 'tuttocampista' giallorosso mette male il ginocchio. Mani nei capelli e subito la consapevolezza che l'infortunio sia grave tanto che il 24 giallorosso, uscendo in barella, dice a Spalletti: "Mi sono fatto il crociato". Da Reggio Emilia subito la corsa a Villa Stuart per gli esami che confermano le sensazioni del giocatore: "Dopo l’infortunio che lo ha costretto a lasciare il campo durante Sassuolo-Roma, Florenzi nella notte è stato sottoposto ad indagini strumentali che hanno messo in evidenza la rottura del Legamento Crociato Anteriore del ginocchio sinistro".
Il 28 ottobre Florenzi si fa operare dal professor Mariani il quale, dopo l'intervento, spiega: "Normalmente a 90 giorni dò il nulla osta per ridarlo al team, poi saranno i preparatori a decidere quando impiegarlo. Sono valutazioni tecniche di calcio nelle quali io non capisco niente. Sempre incrociando le dita ma tra 90 giorni lo ridò a mister Spalletti".
Non si è buttato giù Florenzi che, da subito, ha iniziato: "A contare i giorni per il ritorno in campo".
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Il 31 Alessandro lascia Villa Stuart lasciandosi andare a un: "Sto bene". La Roma tutta lo aspetta per vincere tante battaglie insieme.