RETESPORT - L'Assessore all'Urbanistica di Roma Capitale Maurizio Veloccia ha rilasciato alcune dichiarazioni all'emittente radiofonica, relative al progetto del nuovo stadio giallorosso. Queste le sue parole:
Tante polemiche nelle ultime settimane, dopo la questione sponsor della Roma. Si è creato realmente un contrasto tra il Comune e la società giallorossa?
“Sono due temi completamente diversi, l’Expo non lo vinciamo o perdiamo se sulla maglia della Roma c’è una determinata scritta. L’Expo si vince e si perde sulla base di altre dinamiche. Il problema di questa città è che spesso si confondono i piani, talvolta per fare un po’ di polemiche sterile, però spesso questo crea dei danni. Noi andiamo avanti per la nostra strada ma chi ascolta o legge poi può credere a determinate cose. La verità è questa: il progetto stadio va avanti se la Roma presenta un progetto secondo le prescrizioni dell’Assemblea capitolina. Se la società lo presenta fatto bene, secondo quelle indicazioni, il progetto andrà certamente avanti. Il 30 ottobre terminerà anche il dibattito pubblico, soprattutto con quella parte di cittadinanza che non è d’accordo con lo stadio a Pietralata. Sono state recepite determinate istanze. Abbiamo presentato il progetto sfatando falsi miti, come quello della colata di cemento che non ci sarà. In quell’area era prevista già un’edificazione, ma invece di fare centri commerciali ci sarà un impianto sportivo polifunzionale, della Roma ma aperto a tutta la cittadinanza con decine di iniziative diverse. E’ un’occasione di rivalutazione di quell’area, con 10 ettari di verde. Del verde c’è già ma non è fruibile, abbiamo voluto spiegare queste cose e rassicurare chi abita lì, sul piano del traffico e dell’inquinamento. La palla passerà a breve alla Roma che dovrà presentarci il progetto, non sarà più uno studio di fattibilità, ma il calcio di rigore dopo i supplementari, inappellabile. Serve un progetto fatto bene per passare poi alla Conferenza di Servizi nel dialogo anche con la Regione, abbiamo suggerito al club di prendersi tutto il tempo necessario per presentare un progetto fatto bene”.
Che differenza c’è in termini di iter col Progetto di Tor di Valle?
“Inizialmente ci sono sicuramente delle assonanze, nel senso che anche per il progetto a Tor di Valle, si è passati da uno studio di fattibilità ad un progetto definitivo che però necessitò di oltre un anno, dopo la sua presentazione, per essere modificato in quanto non esaustivo. Poi con il cambio della giunta, l’avvento della Sindaca Raggi, fu imposta una modifica sostanziale e un cambio al progetto, dopo tutto ciò che sapete. Il nostro suggerimento alla Roma è stato quello, ribadisco, di prendersi tutto il tempo necessario per presentare un progetto solido ed esaustivo. La Roma sta lavorando e devo dire che ci sono degli incontri tecnici costanti, soprattutto con il dipartimento della mobilità, che è il vulnus indicato rispetto allo studio di fattibilità: i parcheggi, la viabilità, la sicurezza del Pertini, sono queste le questioni essenziali che si stanno affrontando. Quando la Roma sarà pronta si partirà con la Conferenza di Servizi che sarà fatta in Regione. Noi abbiamo fatto tutti i passaggi necessari, con l’atto fondamentale della delibera che ha dato il via al percorso decisorio sullo stadio. Adesso la Roma deve presentare il progetto, visto che si tratta di un partenariato pubblico-privato, il Comune ha messo l’area e la Roma realizzerà l’opera, dando ovviamente tutta la disponibilità agli approfondimenti del caso”.
Rapporti con la proprietà e la CEO Souloukou?
“Il Sindaco ha spesso incontrato la proprietà, i Friedkin mentre noi abbiamo avuto modo di confrontarci di più con i tecnici, il team di lavoro della Roma, la dottoressa Bernabè responsabile agli affari istituzionali del club oltre alla CEO”.
In questi ultimi giorni avete compreso quando la Roma presenterà il progetto definitivo? Si era parlato di una scadenza più o meno riferibile agli ultimi mesi del 2023?
“In precedenza ma anche recentemente la Roma ha ribadito la sua intenzione di presentare il progetto definitivo tra la fine del 2023 e i primi mesi del 2024. Ripeto: la fretta non esiste, è giusto che il club si prenda tutto il tempo necessario per presentare un progetto definitivo solido e chiaro in tutti i suoi aspetti. Ovviamente più passano i mesi e più si rischia di allungare i tempi, anche perché la Conferenza di Servizi prevede un dialogo aperto con una trentina di enti, poi dopo tutte le autorizzazioni ci saranno dei tempi utili alla costruzione dell’opera”.