LAROMA24.IT (Lorenzo Giannini) – Gara spartiacque. La Roma di Fonseca si prepara a scendere in campo questa sera alle 20:45 contro il Milan di Pioli. L’umore con cui le due squadre approcceranno al match sarà totalmente differente. Da un lato infatti i giallorossi arrivano dal pareggio per 0-0 contro il Benevento, ma dal successo con conseguente passaggio del turno in Europa League contro il Braga. Dall’altro lato i rossoneri invece non vincono in campionato dal 7 febbraio e, in Europa League, ai sedicesimi di finale sono arrivati solo due pareggi contro la Stella Rossa. Sarà una sfida di alta classifica, con la squadra di Fonseca che vorrà portare a casa i tre punti per riportarsi sopra alla Juventus e a due lunghezze proprio dal Milan. Gli uomini di Pioli invece vorranno rialzare la testa dopo la pesante sconfitta nel derby e non perdere contatto con l’Inter di Conte. Per questo motivo si assisterà a una gara molto tattica, che sarà decisa sicuramente dai reparti difensivi di entrambe le formazioni. La Roma, fortemente rimaneggiata, potrà contare sul nuovo leader difensivo Gianluca Mancini, mentre il Milan si affiderà come sempre al suo capitano, ed ex giallorosso, Alessio Romagnoli.
IL PRESENTE – Paulo Fonseca dovrà fare i conti ancora una volta con una linea difensiva totalmente rimaneggiata. Nei tre centrali che scenderanno in campo questa sera infatti l’unica certezza sembra sarà ancora una volta Gianluca Mancini. Il difensore, ex Atalanta, durante questa stagione è cresciuto molto, fino a diventare un leader silenzioso della retroguardia giallorossa che non sa più fare a meno di lui. I tanti infortuni costringono il 23 giallorosso a scendere in campo con continuità, ma lui si è sempre fatto trovare pronto e disponibile per il mister. Venti presenze nel massimo campionato italiano, impreziosite anche da tre gol e un assist. Valore aggiunto di questa difesa, che trova in lui il giocatore in grado di marcare i più disparati centravanti, riuscendo sempre nell’impresa di non lasciare loro spazio per creare gioco.
Lo scorso anno alcuni avevano apprezzato le sue doti di mediano, ma in questa stagione Mancini ha sempre fatto parte del tridente difensivo. Oggi è rimasto sostanzialmente l’ultimo dei titolari a disposizione, visti gli infortuni di Smalling e Ibanez, ma nonostante questo è pronto a scendere in campo per portare la squadra alla vittoria. Con lui in campo, nelle ultime quattro partite tra campionato e coppa, i giallorossi hanno subito solo un gol. La speranza è che questa tendenza possa continuare a rimanere tale anche dopo questa giornata di campionato, ma l’attacco milanista si presenterà nella Capitale per provare a sovvertire questi numeri.
IL PASSATO – Stefano Pioli non avrà i problemi di formazione del suo corrispettivo giallorosso, ma nonostante questo il Milan arriva da una striscia di risultati non positivi che sta mettendo in crisi le certezze della squadra. Il pilastro su cui però il tecnico rossonero sceglierà di puntare sarà ancora Alessio Romagnoli, ex della partita. Questo ha infatti vestito la maglia della Roma, con un indimenticabile esordio proprio in una gara contro il Milan e, tra le altre cose, con un debutto dal primo minuto condito con gol contro il Genoa. Il destino ha però diviso le sue strade da quelle giallorosse e ora si prepara a tornare da avversario. Da quando è a Milano la trasferta romana ha regalato all’ex solo una volta una vittoria, nella stagione 2017/2018.
Romagnoli sarà però l’osservato speciale di questa partita. Il giocatore infatti dovrà rispondere dell’operato della linea difensiva delle ultime giornate, che non ha brillato sicuramente. Considerando infatti le ultime quattro gare disputate tra campionato e coppa, il Milan ha incassato otto reti. Un numero eccessivo, al punto che in molti hanno ipotizzato che il tecnico Pioli potesse scegliere di lasciare in panchina alcuni giocatori, tra cui lo stesso Romagnoli. Quest’ultimo però oltre che capitano della squadra è un intoccabile della formazione rossonera, al punto da non esser mai partito dalla panchina in questo campionato. Il capitano avrà il compito di marcare un attaccante rapido come Borja Mayoral, senza però dimenticare le incursioni di giocatori di assoluto valore come Mkhitaryan, Pedro o El Shaarawy. Non certo un’impresa facile.