LAROMA24.IT (Chiara Ciotti) - Se è vero che i sogni vanno custoditi, la chiave di volta per la Roma è il campionato: dalla cavalcata da sogno in Champions, terminata a testa alta e con orgoglio da vendere contro il Liverpool mercoledì in semifinale, alla volontà di continuare a cullare quel sogno e qualificarsi, dunque, alla prossima edizione della massima competizione europea. A tre giornate dalla fine, il sogno passa da Cagliari e la Roma fa visita alla squadra di Lopez alla Sardegna Arena domenica sera. 70 i punti in classifica per i giallorossi, nella serrata corsa Champions con Lazio e Inter, 33 quelli del Cagliari, tra Udinese, Crotone e Spal nella lotta per aggiudicarsi la permanenza in Serie A nella prossima stagione. E domenica, tra Roma e Cagliari, la sfida passa inevitabilmente per le maglie del centrocampo: tra dinamicità e ‘cattiveria’ agonistica a tessere la tela del match saranno Radja Nainggolan e Nicolò Barella.
SIMILITUDINI - Duttilità, dinamismo e personalità le caratteristiche che accomunano il belga della Roma e il giovane gioiello rossublù. Al centro del campo spicca, il classe ’97 del Cagliari, per visione di gioco e pressing asfissiante: recupera, allarga, propone e cambia gioco. Polivalente e intelligente, si è fatto ammirare sui campi della Serie A e ha fatto strabuzzare gli occhi agli osservatori di calcio, tanto da essersi guadagnato l’attributo di ‘erede’ del Ninja, che a Cagliari ha lasciato il segno. Non ha bisogno del biglietto da visita, Nainggolan: il giallorosso, sia da mezzala nel 4-3-3 sia che giochi 10 metri più avanti nel 4-2-3-1 è una spina nel fianco delle difese avversarie. Inarrestabile quando pressa, difficile da contrastare fisicamente, infastidisce con i suoi continui inserimenti tra le maglie avversarie. Ma, caratteristica di casa del belga, è la particolare scivolata a sradicare il pallone: tackle e ripartenza, calcisticamente pulito e spettacolare. Il Ninja insegna, Barella apprende: tra le doti del cagliaritano, oltre al tiro di precisione dalla distanza, rientra anche il tackle ad arpionare il pallone.
DA CAGLIARI A ROMA - Approda in Sardegna dal Piacenza nel 2010 e lì trascorre 4 anni fino a raggiungere la Capitale nella finestra di mercato di gennaio del 2014 con la formula del prestito e il riscatto complessivo nel 2015 di circa 20 milioni in due manche (in cui rientrava anche il prestito di Ibarbo): è il salto di qualità e la consacrazione per Nainggolan. In rossoblù 137 presenze e 7 reti per il belga. Al Cagliari, invece, Barella è nato e cresciuto, tranne per la breve parentesi al Como in prestito dal gennaio al giugno 2016. In questa stagione per il mediano sardo 32 presenze, tra campionato e Coppa Italia, e 6 reti. Giovane e promettente, Barella è finito sul taccuino dei top club italiani, tra cui la Roma di Monchi, pronto a portarlo alla corte di Di Francesco. E chissà che il classe '97 non possa percorrere la stessa strada del Ninja, da Cagliari a Roma.