LAROMA24.IT (Mirko Bussi) - Finché c'è tempo e desiderio, c'è modo di cambiare le cose. Nello specifico di Roma-Lecce, chissà se nel tessuto generale della stagione della Roma che oggi ci prova, sbatte, ribatte, si scheggia, pare disgregarsi, infine si ricompone di colpo e addirittura splende all'ultimo.
La Roma che è tutto e il contrario di tutto, come Lukaku che ruggisce ferocemente al culmine di una partita in cui aveva più miagolato. Come Dybala che zoppica, seppur non cammini, comunque sulle acque. Come Zalewski che dopo un quarto d'ora di dubbi mette in forno il miglior cross della casa, per Azmoun, che arriva quando meno te l'aspetti ma quando più ne avresti bisogno.
RUI PATRICIO 6,5 - Deve allacciare di corsa i guanti nel secondo tempo. Necessario.
MANCINI 5 - I rapidi colpi di Banda al costato gli provocano qualche colpo di tosse fino al ko inaspettato dello 0-1. Sbandata. DAL 77' KRISTENSEN 6 - Più la necessità di togliere Mancini che la richiesta di una sua presenza visto il contesto di partita.
LLORENTE 5,5 - Quei passaggi zuccherati che addolciscono le costruzioni della Roma perdono gusto sotto la morbidezza di quel contrasto che sparge l'amaro dello 0-1 del Lecce.
NDICKA 5,5 - Segue il vento. Finché la squadra riesce a difendere in avanti fa la sua figura, quando è costretta a retrocedere su qualche ripartenza perde consistenza.
KARSDORP 6,5 - Di corsa. Che sia su Banda in ripiegamento o davanti all'occorrenza, mostrando un attivismo rinnovato. DAL 77' ZALEWSKI 6,5 - Lascia dubbi irrisolvibili che poi vengono chiariti in un colpo forte e roteante come quel pallone che va a baciare la testa di Azmoun.
BOVE 5,5 - Si lascia cadere alcuni cerini in zone ad alto rischio d'infiammabilità. DAL 70' SANCHES 5 - L'effetto sorpresa stavolta non funziona. Resta nella scatola.
CRISTANTE 6 - Fa da riferimento, supervisionando tutto ma senza operare direttamente su nulla.
AOUAR 6,5 - Intermittente. Ma dà comunque qualche scintilla, tra la palla per Dybala del rigore a quella mancata di testa da Lukaku, in mezzo a mucchi di pressioni e adempimenti difensivi che paiono ancora ingombrargli la mente. DAL 73' AZMOUN 7 - Quando meno te l'aspetti ma anche quando più se ne sentiva il bisogno. Corto muso.
EL SHAARAWY 5,5 - L'inchiostro delle sue azioni è facilmente cancellabile. DAL 77' BELOTTI 6 - Per l'ultima, disperata, operazione.
DYBALA 7 - Non cammina, magari zoppica, ma comunque lo fa al di sopra delle acque. Ponendo una distanza di genere tra sé e il resto dei partecipanti.
LUKAKU 6,5 - Guardare fino in fondo. Perché è lì, o in serate così, che si tratteggiano le differenze tra comparse e attori protagonisti: si sgrulla la sporcizia accumulata in partita, rovescia il mondo e il diretto avversario per andarsi a prendere la ricompensa del 2-1. Febbre a 90.
MOURINHO 6 - Se c'è una persona con cui andare all'inferno, questa viene da Setubal. In grado di uscirne con le corna del diavolo nel taschino della giacca.