LAROMA24.IT (Matteo Salvitti) – Neanche il tempo di tornare da Baku che la Roma dovrà subito rimettersi al lavoro per preparare la gara di domenica pomeriggio a Milano contro i rossoneri di Montella. Che i giallorossi avessero in testa la sfida di San Siro si è intuito dalla poca lucidità e concentrazione viste in campo in Azerbaijan nella vittoria di misura sul Qarabag, capacità che però domenica saranno necessarie per affrontare il Milan, chiamato a riscattarsi dopo le critiche in seguito alla sconfitta di Marassi contro la Samp.
PASSI FALSI – Nonostante le quattro vittorie finora in Serie A per i rossoneri a far discutere sono infatti le due sconfitte ad opera di Lazio e Sampdoria. In entrambe le occasioni Montella ha parlato del bisogno da parte dei suoi giocatori di “lavorare sull’atteggiamento”. Tuttavia, c’è da dire che sebbene il mercato estivo abbia regalato al tecnico di Pomigliano d’Arco nomi importanti da aggiungere alla rosa è pur vero che ci sarà bisogno di tempo perché la squadra possa compattarsi e imparare a reagire alle difficoltà. In entrambe le sconfitte infatti a mancare è stata proprio una reazione da parte dei rossoneri nel provare a riequilibrare un risultato di svantaggio insieme a prestazioni insufficienti, di cui bisognerà “capire le eventuali cause e lavorare su quelle senza isterismi”, come detto dal tecnico del Milan a margine della gara contro la Samp. Montella quindi, contro la Roma prima, e l’Inter dopo, si gioca il proprio futuro sulla panchina rossonera, che ad oggi appare poco sicuro, dopo che i passi falsi in campionato hanno fatto registrare alle agenzie di scommesse un abbassamento della quota per l’esonero del tecnico rossonero.
ZERO VITTORIE – Se per il Milan e Montella la sfida con la Roma rappresenta quindi un esame di maturità da passare almeno con la sufficienza, bisogna dire che i precedenti dell’Aeroplanino da allenatore contro i giallorossi in campionato non lasciano ben sperare: con otto sconfitte (le ultime due nella scorsa stagione) e solo tre pareggi la Roma rimane infatti per Montella un tabù da sfatare.
COME GIOCA – Per invertire la rotta negli scontri diretti contro la squadra con la quale nel 2001 vinse lo scudetto, insieme all’amico e attuale tecnico dei giallorossi Di Francesco, Montella potrà però usufruire di una rosa più lunga e di un modulo nuovo rispetto a quello della scorsa stagione. Il passaggio dal 4-3-3 al 3-4-2-1, adottato tecnico dei rossoneri in questo inizio di campionato, finora non ha però convinto gli addetti ai lavori che criticano la scelta di far giocare Bonaventura e Suso in una posizione più centrale alle spalle di Kalinic, rispetto a quella di esterni d’attacco che avevano col vecchio modulo: nel nuovo schieramento infatti lo spagnolo risulta il più delle volte spaesato e il numero 5 fatica ad adattarsi. Se quindi i problemi in attacco sembrano richiedere una soluzione diversa, la difesa e il centrocampo vengono invece confermati con la linea a tre davanti a Donnarumma, formata da Musacchio, Bonucci e Romagnoli e il centrocampo a quattro con Abate e Rodriguez esterni e Kessie e Biglia centrali.