LEGGO (F. BALZANI) - Contestazioni dei tifosi, liti nello spogliatoio e una permanenza temporanea e forzata in panchina. Trigoria è scossa da una bufera continua e aggravata dalla figuraccia di Firenze. Per il momento, però, Ivan Juric resta in sella. Quanto sarà lungo il momento sarà deciso dai Friedkin giorno per giorno, anzi ora per ora. Con il Torino alle porte (si gioca giovedì in un Olimpico infuocato con la Sud che potrebbe disertare 90') difficile pensare a un ribaltone immediato, ma la posizione del tecnico croato è ormai compromessa. Il crollo con la Fiorentina è stato solo l'antipasto di una notte horror. Negli spogliatoi, infatti, si racconta di una lite furiosa tra Mancini e lo stesso Juric. Anche Cristante ha preso le parti del compagno decidendo di non risalire in panchina per il secondo tempo. Ma altri giocatori sembrano ormai aver abbandonato il tecnico: da Kone a Hummels passando per Paredes. Alle 2 di notte il ritorno a Termini e il confronto duro con 50 ultras. Qualche ora dopo tutti a Trigoria: Ghisolfi ha deciso di annullare il viaggio a Parigi dove si è svolta la cerimonia del Pallone d'Oro (29° posto per Dovbyk ed Hummels) e si è confrontato per un'ora con tecnico e squadra. All'uscita insulti per Cristante e richiesta di spiegazioni a Hermoso e Mancini. Si va avanti, ma una decisione dei Friedkin potrebbe ribaltare il tavolo come già accaduto nel recente passato. Insomma la situazione è sprofondata e ora anche la classifica mette paura. Nel frattempo i Friedkin sono volati a New York dove si trova anche De Rossi, ma già oggi potrebbero sbarcare in Italia. Al momento però non ci sarebbero stati contatti con l'allenatore esonerato appena 40 giorni fa su diktat della ex Ceo Souloukou. Daniele sarebbe disposto a tornare, ma chiederebbe anche la presenza di Claudio Ranieri come garante tecnico della sua seconda avventura.