GASPORT - "Cittadella è stata la mia prima scelta, l'ho detto fin da su-bito al mio procura-tore la scorsa estate". Parole e musica di Claudio Cassano, l'ennesimo talento giovane ed italiano di questa serie B. Dalla Primavera della Roma con amore, il 10 del Cittadella sta mettendo d'accordo un po' tutti al Tombolato, anche le "vedove" inconsolabili di Antonucci e Crociata. (...)
Questa Serie B è davvero il campionato dei giovani?
«Penso di si, anche se dipende molto dall'ambiente e dall'alle-natore. A Cittadella mister Gorini e il direttore Marchetti credono tanto in me e nei giovani. È la piazza giusta per fare bene. L'ambiente è familiare e con il presidente Gabrielli ho un dialogo continuo che mi stimola a fare molto bene».
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Lei ha ringraziato e si è preso la titolarità nella trequarti.
«È stato tutto naturale. Nella Primavera della Roma anche se facevo l'esterno offensivo sinistro, spesso tagliavo dentro il campo e senza volere giostravo da trequartista».
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Dalla Primavera ai pro il salto è spesso traumatico, ma nel suo casono. Qual è stato il segreto?
«Mister Guidi a Roma mi aveva messo in guardia: la B è un campionato di grande intensità, più fluido e veloce rispetto la Primavera. È vero si sente tanto la differenza, anche a livello tecnico».
Uno step intermedio come l'Under 23 può aiutare ad affermarsi?
«Ascoltando anche i miei ex compagni della Roma è sicuramente un qualcosa che può aiutare».