Juan: "Roma, non piangere: meriti un'altra coppa"

09/05/2023 alle 08:48.
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IL MESSAGGERO - Da Leverkusen a Trigoria, parla il doppio ex: "Le assenze non possono frenare un sogno". Juan Silveira dos Santos, oggi dirigente del Flamengo, è stato cinque anni a Leverkusene cinque nella Roma. Ha rilasciato un'intervista al quotidiano pochi giorni prima del match di andata di semifinale di Europa League tra le sue ex squadre. Ecco le sue parole:

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Roma-Bayer ricorda un po' quel vostro Roma-, visti gli infortuni a catena?
«Io penso che non bisogna piangere per questo. I ragazzi devono trovare la forza di reagire e tirare fuori una grande prestazione. Dare fiducia a chi va in campo, questa è la chiave. La finale è possibile».

Smalling è assenza pesante.
«È un grande giocatore, è entrato nel cuore dei tifosi, è molto attaccato alla Roma. E un leader ormai. Con il rinnovo, "rischia" di avvicinarsi ad Aldair come numero di presenze».

Ibañez è un po' in difficoltà.
«Quando lo osservavo nel Fluminense, mi ha rubato subito l'occhio. Gli piace giocare la palla, è sicuro di sé, rischia molto. È veloce. È un brasiliano europeo, di sicuro più simile a Militao che non a uno con le mie caratteristiche. E un momento così, passerà».

La Roma resta favorita?
«Direi di sì, anche se non è mai facile giocare contro le tedesche, sempre molto ben organizzate. Il Bayer ha una squadra giovane, che corre tantissimo. La Roma è più forte, ha giocatori di alto livello, come Pellegrini e Dybala, che mi piace tantissimo. Poi c'è l'Olimpico che aiuta. E infine c'è Mourinho».

Un allenatore vincente.
«Il tecnico giusto per la Roma. Che con lui è tornata a vincere. Ed è importante, anche per il futuro, continuare a farlo. La Roma deve trovare la continuità, che in passato non c'è stata, basti ricordare come certi grandi calciatori, tipo e , sono rimasti solo uno o due anni, senza dare tempo al gruppo di essere vincente».

Sa che Mou, molto probabilmente, andrà via?
«E un peccato per la Roma. La gente gli vuole bene, i giocatori lo seguono».

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