Roma vietata ai biancorossi di Rotterdam. Divieto di vendita dei biglietti in tutti i settori dell'Olimpico ai residenti in Olanda e chiusura del settore destinato alla squadra ospite. Ieri è arrivato l'atteso provvedimento adottato dal viceprefetto vicario di Roma, Raffaela Moscarella, in vista della partita Roma-Feyenoord di Europa League in programma giovedì 20 aprile, sollecitato anche dal sindaco Roberto Gualtieri.
L'obiettivo, anche con l'eventuale massiccio spiegamento delle forze dell'ordine, è evitare quanto avvenne il 19 febbraio del 2015 quando il centro della Capitale venne invaso e devastato da migliaia di tifosi olandesi, che finirono per danneggiare persino la fontana della Barcaccia a piazza di Spagna. Un episodio per cui vennero condannati quattro tifosi. Sedici tra agenti e carabinieri rimasero feriti, danni per oltre due milioni di euro in città.
Resta quindi altissima l'allerta soprattutto per i rapporti tesi tra le due tifoserie, protagoniste di scontri anche in occasione della finale di Conference League, nel maggio dello scorso anno a Tirana.
Ora, però, serpeggia anche il timore da parte della tifoseria romanista di vedersi preclusa la trasferta nel match di andata in calendario il 13 aprile. «Impensabile negare l'opportunità di andare a chi ha già acquistato biglietti per lo stadio, voli e pagato alberghi», tuona l'avvocato ultrà Lorenzo Contucci, uno dei legali che presentò per conto dell'Eintracht ricorso al Tar contro la decisione delle autorità partenopee di vietare la vendita dei ticket per Napoli-Eintracht di Champions League a tutti i residenti in Germania.
Ma a Roma non tutti la pensano così. Anzi. A preoccuparsi per l'arrivo dei supporter olandesi è Gianni Battistoni, presidente dell'Associazione via Condotti: «Visto quello che è successo a Napoli, vorrei sapere che cosa farà il Prefetto. Servono misure ad hoc, per quella sera io chiuderei le porte del centro di Roma».
(Il Messaggero)