Sono passati 16 giorni, ma sembra un secolo. L’addio di Daniele De Rossi, dopo che la Roma ha deciso di non rinnovargli il contratto, è ancora una ferita aperta. Ancor di più dopo l’articolo, pubblicato da Repubblica. (...) De Rossi è stato raggiunto dalla notizia in Giappone, dove si trova in vacanza con la famiglia. (...) «A volte l’unica cosa di cui hai bisogno è capire che meriti di meglio» ha scritto la moglie Sarah Felberbaum sui social.
Daniele ha dato mandato al suo legale di studiare un’eventuale azione legale. Non si ritrova nel ritratto che è stato dipinto: infuriato per l’arrivo di Nzonzi nel suo ruolo, capo della fronda contro Di Francesco, ai ferri corti con Totti. Perché offrirgli un ruolo importante da dirigente - come ha fatto il Ceo Fienga durante la conferenza stampa dell’addio - se Pallotta aveva di lui l’opinione negativa della mail di Lippie? Quanto alla fronda contro l’allenatore è sotto gli occhi di tutti che De Rossi si sia allenato anche durante le vacanze di Natale per cercare di recuperare dagli infortuni, che abbia tirato e segnato senza esitazioni il rigore contro il Porto che poteva significare la qualificazione e che, come rivelato da Perotti, abbia «mangiato pillole di anti-infiammatori come fossero caramelle per poter giocare». (...)
(corsera)