IL MESSAGGERO (S. CARINA) - Ok non è Batman ma Robin Olsen prova a ripartire anche lui. Gli alti e bassi della Roma in questo avvio di stagione hanno coinciso con le prestazioni altalenati dello svedese. Incerto con Torino, Atalanta e Bologna, positivo (nonostante il ko) con il Real e il Chievo, anche l'ex Copenaghen, come la Roma, cerca continuità di prestazioni. Trovarla nel derby, inanellando due gare consecutive senza subire reti, sarebbe il primo passo verso la normalità. Quella che lo scorso anno ha permesso alla difesa giallorossa di concludere 18 gare in campionato (più 5 di Champions) senza subire reti. L'esame Immobile è di quelli più complicati ma Olsen ci si avvicina con tranquillità. Forte anche di una tradizione che lo ha visto, in passato, avere un ruolino di marcia positivo nei derby precedentemente disputati. Al Copenaghen, ad esempio, contro il Brondby ha vinto 4 volte, pareggiato tre e perse tre, subendo mai più di un gol nei 10 confronti.
PRECEDENTI - Anche quando ha giocato nel Malmö, benché non esista un derby cittadino piuttosto regionale (della Scania) contro l'Helsinborg, ha più vinto che perso: 2 successi, altrettanti pareggi e un ko. Sarà il nono portiere straniero dopo Konsel, Doni, Julio Sergio, Lobont, Stekelenburg, Goicoechea, Szczesny e Alisson, a difendere i pali giallorossi contro la Lazio. Mercoledì ha vissuto una serata tranquilla, minata solo dal palo di Cisbah. A proposito: è la terza volta che un legno (le altre due con Torino e Atalanta) gli evita di subire gol nelle prime 6 di campionato.