Una cena che ha sancito l'inizio di una nuova avventura, che ha avuto come commensali Pallotta e Spalletti, oltre il d.g. Mauro Baldissoni, il ceo Italo Zanzi e Alex Zecca, uomo di fiducia di Pallotta. Spalletti - riporta il quotidiano - firmerà un contratto di un anno e mezzo, cioè fino al 2017, e guadagnerà circa 3 milioni netti a stagione, ma a conquistare Pallotta è stato anche il fatto di una sua disponibilità di massima a lasciare pure a giugno, se la stagione si trasformasse in un calvario. L’allenatore toscano tornerà a Roma stamattina e si metterà subito al lavoro, affiancato dal suo vice Marco Domenichini e da Daniele Baldini, anche se a Trigoria intorno a lui qualche perplessità non è mancata perché, com’è naturale, il quadriennio 2005-2009 non fu solo una grande storia d’amore.
Alle bollicine di champagne della Florida, però, hanno fatto da contraltare le ceneri sparse a Trigoria di Garcia. «Insieme abbiamo vissuto momenti positivi, ma era il momento di cambiare», ha scritto Pallotta nel comunicato d’addio. Il francese, accompagnato dai due collaboratori Bompard e Fichaux, ha salutato tutti passando addirittura per ogni ufficio. Ai giocatori ha detto che compongono «una grande squadra che farà grandi cose» e tanti di loro hanno inondato il web con ringraziamenti sentiti, primo fra tutti Strootman. Detto che da Trigoria filtra come anche Francesca Brienza, fidanzata del tecnico, chiuderà il rapporto col club per motivi di opportunità, il saluto più caloroso — hanno raccontato — è stato quello tra Garcia e Walter Sabatini, che gli ha ricordato come se fosse stato per lui non l’avrebbe mandato via.
(gasport)