LR24 (AUGUSTO CIARDI) - Play di centrocampo e intermedio ai tempi delle giovanili del Milan, quando cresceva con Dolcetti in panchina e Galliani lo indicava ai suoi interlocutori parlando di talenti del vivaio rossonero, prima che per necessità lo trasformasse in plusvalenza vendendolo al Benfica. Assaltatore fra le linee con Gasperini nell'Atalanta dove si rilancia fino ad arrivare alla Roma. Centrale di seconda linea, mezzala. Difensore centrale, da regista di reparto. Con Fonseca, quando la Roma contava più infortunati che disponibili. Con Mourinho, soprattutto da quando Smalling è sparito.
Buono per il re e per la regina. Sempre disponibile. Soldato illuminato. Imprescindibile. Non è Mascherano, tantomeno Desailly. È il simbolo di una Roma che si adatta.
Perché a fronte di un monte ingaggi quasi da nababbi, ci sono delle storture strutturali che generano domande. Per le quali le risposte dovranno arrivare in vista della prossima estate. Per cambiare marcia, forse anche figure professionali in luoghi strategici. Perché da troppi anni c'è qualcosa che non va nelle strategie di mercato. Quasi una specie di non volontà di prendere una strada alternativa all'ovvio, laddove l'ovvio è fatto di rinnovi di contratto a cifre altissime per calciatori che per pregi e difetti non possono dare più di quanto mostrano, di affari rischiosi a costo zero, di zero sorprese quando invece servirebbe proporre il nuovo, ossia investimenti su giovani calciatori da lanciare e consacrare.
Quindi, Bryan Cristante. Marito e amante. Uno che a fine contratto potrà vantare una militanza in giallorosso degna dei grandi calciatori nati e cresciuti a Trigoria. Uno che dove lo metti sta. E che ci sta sempre. Passano gli anni, cambiano gli allenatori, i moduli tattici. Da Di Francesco a Ranieri, da Fonseca a Mourinho, fino ai commissari tecnici, Mancini e Spalletti. Lui sta lì. Come sempre.
E già contro la Cremonese sarà lui il difensore che la Roma non riesce per ora a prendere. E continuerà a essere il difensore anche qualora la Roma prendesse gente da retrobottega, perché se fossero vere le voci su alcuni candidati, chiediamoci quando mai potrebbe essere utilizzato un difensore del modesto Everton che nel modesto Everton ha finora giocato due partite, una a inizio settembre, l'altra a meta dicembre. Un po' come ai tempi di Fonseca si accostavano alla Roma Buchel e Rodwell. Farebbe panchina, sarebbe uno in più. Ma nelle scelte verrebbe dopo Cristante. E probabilmente dopo Kumbulla.
In the box - @augustociardi75