LR24 (AUGUSTO CIARDI) - L'allenatore lancia e valorizza, il general manager fa cassa. Da sempre, i giovani lanciati in prima squadra, laddove non tornano utili per l'allenatore, servono al club per fare cassa. Tutta plusvalenza. Sotto questo punto di vista la sinergia Mourinho-Pinto funziona. Mourinho intravede e lancia, Pinto vende. Era dai tempi di Eriksson che la Roma non proponeva così tanti ragazzi. Come sempre in questi casi per emergenza, ma bisogna avere occhio. Non ci sono Totti e De Rossi, chiaro, ma da Felix a Tahirovic, passando per Bove e Zalewski, fino a Missori, la Roma mette nel serbatoio benzina verde oppure tramuta in cash utile chi riceve offerte e non ha veti sulla cessione.
Tanto per chiarire: si romanza tanto sul rapporto allenatore-general manager. Chi inzuppa il biscotto, sa di farlo. Per Mourinho, Tiago Pinto non è un problema da risolvere. L'allenatore semmai gradirebbe un supporto dialettico e strategico del club che troppo spesso è mancato. Ma nello specifico non dovrebbe essere, per fisique du rôle, Tiago Pinto a fornirlo.
Sul mercato il dirigente portoghese si auspica porti in dote calciatori da inserire direttamente in prima squadra che non siano già noti al pubblico, perché alla Roma già da prima che arrivasse nel gennaio 2021, sul mercato mancano guizzi. E non necessariamente il pensiero deve andare ai craque alla Kvaratahkhelia. Esistono le vie di mezzo. L'unico giovane inserito subito in prima squadra è stato Reynolds, troppo poco. Ma prima ancora, appunto, la Roma aveva già perso l'abitudine di inserire ragazzi da potenziale radioso. Che non significa per forza trovare gente forte come Alisson e Marquinhos. Però la Roma è brava, da due anni, a proporre, lanciare, ed eventualmente vendere, sbarbati che rappresentano oro colato per le casse.
L'ultimo è Tahirovic, di cui Mourinho aveva intravisto doti che la piazza romanista stentava a notare, al punto che dopo Roma-Cremonese molti erano pronti a giurare che al massimo avrebbe potuto fare carriera in un'onesta squadra di Prima categoria. La più classica delle esagerazioni. Per non parlare di Felix. Bollato come pippa scatenata, addirittura da arrestare per avere procurato lo sfortunato infortunio di Wijnaldum. Morale della favola? Felix nelle casse ha portato 9 milioni, l'olandese dopo la finale di Budapest è stato bollato come traditore dagli stessi che nove mesi prima cantavamo, ritmando, Ginivainaldum. Memoria cortissima. 9 milioni, bonus compresi, Felix. 7,5 più bonus Tahirovic (in dirittura il suo trasferimento all'Ajax). 9 Volpato (operazione da chiudere). Bove e Zalewski patrimoni del club. Missori pronto a essere usato sul mercato.
Mourinho intravede, trova il ruolo e lancia, Pinto eventualmente vende. La Roma che ha enormi difficoltà a muoversi sul mercato, è però a suo agio in questo settore. Così come sa muoversi sui parametri zero e sui prestiti. Anche grazie al lavoro del suo allenatore. Che nello specifico però non ha mai chiamato Verratti, a prescindere che interessi o meno alla Roma, il portoghese non ha contattato il centrocampista della Nazionale. Fidatevi.
In the box - @augustociardi75