Qualcosa non ha funzionato. Mica nella Roma o almeno chi può dirlo, se non quei 2mila che hanno soffiato il vento dell'amore romanista anche all'Arechi, a poche ore da Ferragosto. Difficile azzardarlo anche dalle ombre cinesi comparse a un certo punto sugli schermi dei più fortunati, quando veniva spacciato un link alternativo.
Qualcosa non ha funzionato, nonostante un prezzo praticamente raddoppiato o almeno aumentato del 50%. E a chi insisteva, incrollabile nella fede e nel desiderio di vedere almeno un battito della nuova Roma, veniva anche rimproverato di aver ecceduto nei tentativi. Si contenga, per cortesia. Che modi sono questi?
Qualcosa non ha funzionato, ancora, dopo 4 anni di (dis)servizio in Italia e alla 5a stagione in Serie A. La prima volta che per vedere la Roma bisognava consegnarsi a Dazn era il settembre del 2018. Roma-Chievo 2-2. C'era Olsen in porta, Nzonzi in mezzo al campo. Che comunque erano più affidabili e veloci di Dazn.
"Ci scusiamo per il disservizio, siamo una società che mette i tifosi al centro del progetto, ma prima delle partite di domenica avevamo già risolto tutto. Abbiamo un numero enorme di iscritti". Era il 2018, chissà quando arriverà quella domenica.
MB/MDR