RAISPORT - Gianpaolo Castorina, allenatore della Virtus Entella, ha parlato ai microfoni dell'emittente televisiva al termine della sfida di Final Eight perso contro la Roma. "I ragazzi hanno fatto un primo tempo quasi perfetto, avevamo contro una squadra importante con una manovra non ben definita, dopo i primi 10 minuti siamo stati bravi con alcune ripartenze e con il fraseggio arrivando spesso a tirare in porta", ha detto il tecnico.
"È stato bravo il loro portiere in qualche occasione, ho visto una squadra matura, capace di aspettare e colpire al momento giusto. Di fronte avevamo giocatori con valori importanti, con due giocate hanno risolto la partita, che poteva sbloccarsi così anche se sulla carta dovevamo soffrire".
Cosa è successo nella ripresa?
"Nel secondo tempo temevo moltissimo l'abitudine a grandi partite che la Roma ha da sempre, noi giochiamo gare di questo spessore per la prima volta nella storia, c'è sempre un inizio, mi auguro che questo sia l'inizio e che dall'anno prossimo avremo giocatori più abituati".
Quanto ha intuito il fattore psicologico?
"Effettivamente quando una squadra ha il pallino del gioco, come accaduto a tratti del secondo tempo alla Roma, si può pensare a un calo fisico. Nei giovani influisce molto l'aspetto mentale, tutto sommato devo dire che si è vista una partita di buon livello, che mi auguravo, e credo che la gente per 50-60 minuti si sia divertita".
Troppi giocatori mandati in prima squadra?
"Quello che mi auguro è che si smetta di parlare dell'Entella come una favola, lavoriamo da tanto tempo, quest'anno ho avuto la fortuna di cogliere i frutti di un settore giovanile che lavora bene, non dobbiamo far l'errore di far diventare questa primavera un punto di partenza, ma in 4-5 anni l'Entella potrà arrivare qui più di frequente".
Rimarrai sulla panchina dell'Entella?
"Lavorare con i giovani mi piace e l'Entella anche, spero di piacere io all'Entella".