Dal ritiro della Nazionale svedese ha parlato Samuel Dahl. Il terzino classe 2003, reduce dall'esordio in Serie A con la Roma nella sconfitta contro il Bologna all'Olimpico, ha rilasciato un'intervista al canale svedese e ha raccontato anche il momento in cui ha ricevuto la chiamata del ct Tomasson: "Ero molto felice per il mio debutto in Serie A, ero in macchina e mi è arrivata una chiamata sul telefono, era il ct".
"Dopo la partita Juric ci ha riuniti nello spogliatoio e ha detto che non era più il nostro allenatore. Vedremo cosa succede. Non ne ho idea. Credo che in Italia succeda spesso, l'ho sentito dire da molti", ha detto parlando dell'esonero di Ivan Juric dopo Roma-Bologna. "Ricomincio da capo e dovrò mettermi in mostra per l'ennesimo nuovo allenatore. Mi impegno ogni giorno e l'ho fatto da quando sono arrivato. Voglio giocare come tutti gli altri e domenica il momento è arrivato finalmente", ha aggiunto.
Dahl ha parlato del suo periodo personale: "Devo dire che è stato più difficile di quanto pensassi. Non sono andato alla Roma con l'idea di giocare subito, sapevo che non sarebbe successo. Ma poi, quando ti siedi in panchina settimana dopo settimana, qualche sensazione si insinua nel tuo corpo. Alcuni giorni torno a casa e sono più deluso di altri. Devi parlare con i tuoi cari e cercare di affrontare la cosa nel miglior modo possibile, alcuni giorni sono stati migliori di altri. Ho gestito così la situazione. Mi hanno chiesto se ho un cane e non ce l'ho, ma in realtà mi piacerebbe. La famiglia ne ha uno e mi piacerebbe avere la compagnia di un cagnolino".
"Arrivo in un ambiente più duro e il fatto che ci siano giocatori migliori mi rende le cose più difficili sia fisicamente sia mentalmente. E poi c'è una nuova lingua. Non conosco l'italiano e loro non sono molto bravi in inglese. Mi metto anche un po' di pressione addosso, devo imparare la lingua per poter fare una conversazione come stiamo facendo adesso. Creare relazioni con i compagni di squadra diventa molto più semplice se possiamo comunicare", ha continuato. "Sono felice di aver esordito in Serie A e spero che possa dimostrare qualcosa. Vedremo se il nuovo allenatore ha visto la partita o meno, se sa chi sono o meno. Ma si tratterà di fare quello che faccio ogni giorno sul campo di allenamento e fuori", ha concluso.
(aftonbladet.se)