RETESPORT - Dopo il turno infrasettimanale, che vedrà il Frosinone accogliere la Fiorentina e la Roma ospite in casa del Genoa, domenica i ciociari saranno in vista all'Olimpico. A parlare del match è stato il presidente Maurizio Stirpe: "In questo momento il Frosinone sta viaggiando oltre ogni più rosea aspettativa che nutrivamo alla vigilia del campionato, è una squadra molto giovane, l’allenatore ha impresso delle idee molto chiare, ha la sua identità, sa come giocare e soprattutto ha coraggio ed entusiasmo, qualità fondamentali per la salvezza. Mi ha sorpreso positivamente la squadra".
Si aspettava l’addio di Grosso? La scelta di Di Francesco?
"Su Grosso non me lo aspettavo, ma non sono rimasto sorpreso, perché ritengo abbia dato tantissimo al Frosinone, un’esperienza di due anni, molto intensa seppur breve, ma coronata con un risultato incredibile, ci sta che un allenatore ritenga il suo ciclo chiuso e voglia andare a cimentarsi in realtà più importante e ha avuto ragione, perché oggi allena il Lione. Su Eusebio Di Francesco il ragionamento è diverso: Angelozzi lo conosceva molto bene, lo ha convinto della bontà del nostro progetto, è arrivato con grande entusiasmo, ci sta dando tanto entusiasmo e qualità"
C’è un po’ di giallorosso nel Frosinone, con Marchizza e Mazzitelli. C’è un feeling tra voi e la Roma?
"Idealmente sì, dal punto di vista operativo non è che in questo momento c’è una grande collaborazione, ma se ci saranno le condizioni per farlo a noi farà sicuramente piacere. Certamente vedere Marchizza e Mazzitelli, ragazzi nati a Roma e nel Lazio che possono diventare dei punti di riferimento nella nostra squadra, fa sicuramente piacere"
Il settore giovanile del Frosinone è cresciuto tantissimo, avete grande sensibilità sul territorio…
"Stiamo provando a dare un impulso e un’identità anche al settore giovanile, tenendo conto della forte concorrenza che abbiamo, sicuramente i marchi di Roma e Lazio sono più appetiti dai giovani, ma stiamo investendo molto in infrastrutture, proseguiremo negli anni avvenire"
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Il tesseramento del figlio di Totti ha avuto grande clamore. Le fa piacere questa attenzione?
"Sono molto amico di Francesco Totti, quando c’è stata questa opportunità abbiamo detto di sì, ovviamente l’interesse mediatico sorge dalla celebrità di Francesco, da quello che che di grande ha fatto nel calcio, ci sta, ma bisogna lasciare il ragazzo tranquillo, stiamo cercando di metterlo nella condizione di esprimersi, tenendo conto che ciò che conta è sempre il risultato nel campo"
Francesco Totti potrebbe rientrare nella Roma, ma fatica a verificarsi questa ipotesi, ha mai pensato di ingaggiarlo?
"Sarebbe offensivo, perché Francesco è la Roma, ci fa piacere ovviamente averlo come ospite nelle nostre strutture e allo stadio, ma Francesco se dovesse avere un rapporto di collaborazione dovrebbe avvenire con la Roma"
Non ha mai nascosto di nutrire una passione da tifoso per la Roma, quando si incontrano Frosinone e Roma, questa cosa in città anche scherzosamente gliela fanno pesare?
"Sono presidente del Frosinone naturalmente nella valutazione dei tifosi prevale questo aspetto, nessuno mi ha fatto pesare la mia passione per il calcio e per la Roma, che sorge da quando ero bambino, mio padre mi portava all’Olimpico e poi al campo del Frosinone, esperienze che ti porti dietro da bambino, che si trasformano in tifo. E’ sempre una partita particolare, ma vale proprio la pena viverla, vale il prezzo del biglietto"
Come ha visto l’ingresso dei Friedkin nel mondo del calcio e della Roma?
"Non ho avuto il piacere di conoscerli, ho conosciuto l’amministratore delegato della Roma in un’assemblea di Lega, ritengo che sia un modo diverso di vivere la passione per il calcio, sono persone che arrivano dagli Stati Uniti, con un’esperienza professionale diversa, è difficile dare giudizi. L’importante per i tifosi della Roma è che questi signori abbiano passione e la voglia di portare avanti i progetti che si sono prefissi di raggiungere"