TUTTOMERCATOWEB.COM - Antonio Buscè, ex allenatore di Tommaso Baldanzi nelle giovanili dell'Empoli, ha rilasciato un'intervista al portale calcistico e si è soffermato sul trasferimento del classe 2003 alla Roma. Ecco le sue parole: "L'ho sentito dopo il gol alla Juventus, ogni tanto ci scriviamo... Mi fa tanto piacere e sono molto contento per questo ragazzo. Non mi meraviglia il fatto che sia arrivata la chiamata di una squadra di questo livello per quello che ha dimostrato all'Empoli. Credo che la Roma sia l'ambiente dove può esplodere definitivamente, hanno bisogno di vedere in campo giocatori con queste qualità tecniche, giovani... I giallorossi sono abituati".
È pronto per la Roma?
"Ha tutte le carte in regola per fare 2-3 anni come si deve per poi ambire ad altre situazioni ancora più importanti. Empoli è un'isola felice, con poche pressioni, è l'ambiente adatto per far crescere i giovani e fargli poi fare il percorso che meritano. Baldanzi è un ragazzo straordinario, che si sa far voler bene, è a posto. Devono essere bravi il gruppo e la società perché non hanno preso un giovane qualsiasi, ma un talento. E i talenti non dico che vanno coccolati, ma protetti. È un ragazzo del 2003, non può essere paragonato a un 30enne, anche se la testa la fa viaggiare da 30enne, quindi sotto certi aspetti non avrà tante difficoltà a integrarsi e gestire le pressioni, che sono straordinarie".
La piazza però è molto esigente.
"Chi è che non vorrebbe venire a giocare a Roma? Dovrà fare un grande lavoro, ma non farà fatica a fare questo step mentale perché è già ben indirizzato. È umile e dopo la Juventus gli ho mandato un audio, permettendomi di dirgli qualcosa che non c'entra niente con l'aspetto tecnico. L'ho cresciuto io, con me ha fatto cose straordinarie, mi prendo qualche merito perché con lui ho toccato le corde giuste. Era il classico talento dell'Empoli un po' fragile di cui tutti parlavano bene, però pochi fondamentalmente credevano potesse arrivare a questo. Io invece capii subito cosa avevo in mano e non mi meraviglio".
Dove può arrivare uno come Baldanzi?
"Non sarei sorpreso se ci fosse una chiamata tra 3-4 anni di Guardiola, ovunque sia. Faccio forse paragoni assurdi e folli, ma quando lo vedo giocare mi sembra di vedere Messi da piccolino... A volte però queste sensazioni ce l'ho e finora mi sono sbagliato poco su di lui".
Il ruolo può essere un problema per Baldanzi? In molti sostengono possa fare solo il trequartista.
"Sembra quasi una bestemmia sentire parlare di un trequartista, ma ad avercene come lui. Questo è uno in grado di fare numeri pazzeschi, il gol contro la Juventus lo può fare solo uno come Baldanzi. Io li ho visti solo fare a Messi... Esagero? Forse sì, forse no. Il trequartista è un giocatore che dà del tu al pallone, che parla calcio come lingua. Chi lo ha criticato sul ruolo lo ha fatto per dare fiato alla bocca, ad avercene come lui che con un controllo orientato si ritrova già a giocare in fase offensiva. Il gol contro la Juventus è l'emblema, sembra un colpo da biliardo fatto davanti a 30mila persone all'Allianz Stadium. Il suo ruolo è quello, 10 sulle spalle, dietro le punte e divertiti. Lo può fare tranquillamente anche alla Roma, ma va protetto perché non farà un gol a partita, ci mancherebbe".