Ne è passato di tempo da quel 26 maggio del 2019, quando Daniele De Rossi, contro il Parma, si congedò dal pubblico romanista. Oggi, 5 anni dopo, l'ex capitano torna alla Roma per raccogliere l'eredità più pesante, quella di Josè Mourinho. E a Trigoria il neo tecnico ritroverà qualche volto noto, suo ex compagno di squadra, a cominciare dal capitano, Lorenzo Pellegrini, ma anche Rick Karsdorp, Stephan El Shaarawy e Bryan Cristante, elogiato dallo stesso De Rossi proprio nel giorno della sua conferenza stampa di addio. Ritrova anche Leandro Paredes, con cui, oltre ad aver condiviso lo spogliatoio dal 2014 al 2017, ha condiviso anche il numero di maglia e la fede per il Boca Juniors. A proposito del passaggio di consegne della storica numero 16, Paredes parlò così dopo il ritorno nella Capitale: "Non mi sarei mai permesso di prenderla senza l’autorizzazione di Daniele. E’ stato lui a mandarmi un messaggio e dirmi che per lui sarebbe stato un piacere che io indossassi quella maglia”.
Non hanno giocato insieme, ma Daniele De Rossi e Romelu Lukaku si conoscono bene. I due sono stati protagonisti di un acceso diverbio ad Euro 16 (con tanto di testa contro testa), quando nella gara inaugurale l'Italia allenata da Antonio Conte superò 2-0 il favorito Belgio.
Nascerà così, dunque, l'era De Rossi. Un unizio che, in qualche modo, ricorda quello di Luciano Spalletti, che nel 2015 prese il posto di Rudi Garcia proprio all'indomani della sconfitta contro il Milan e alla vigilia delll'Hellas Verona (con cui la banda Spalletti pareggiò 1-1 proprio grazie ad un grande assist di De Rossi per Nainggolan). Altra curiosità: contratto fino a giugno per Daniele De Rossi, come Claudio Ranieri nel 2019, quando fu chiamato per sostituire Di Francesco dopo l'eliminazione dalla Champions contro il Porto. Tra l'altro i due si ritroveranno a breve l'uno contro l'altro, dato che il prossimo 5 febbraio è in programma la gara contro il Cagliari dell'allenatore testaccino.
LR24