DA SORIANO NEL CIMINO EMANUELE ZOTTI - Al via la nona edizione del Premio Calabrese, che conferisce un riconoscimento a presidenti, dirigenti, allenatori ed ex calciatori, quale riconoscimento alla carriera. Tra i premiati anche diversi personaggi legati ai colori giallorossi, quali Daniele De Rossi, Guido Fienga e Federico Balzaretti.
18.50 - Esposto anche uno striscione per Daniele De Rossi. Nello specifico alcuni tifosi gli hanno dedicato un "Da Ostia a Soriano... DDR nostro capitano!"
18.33 - Battuta di Maurizio Setti, presidente dell'Hellas Verona: “Con Fienga siamo amici, sono certo ci regalerà punti alla prima giornata (ride, ndr)”
18.06 - Anche Guido Fienga ha rilasciato alcune dichiarazioni. Queste le parole del dirigente della Roma:
Nella Roma la company è stata sostituita dalla family?
Credo sia un passaggio naturale. Pallotta ha trasformato una realtà più locale in un concetto internazionale, consolidato oggi con il passaggio ad un gruppo con un taglio meno finanziario e più industriale. E' una serie di eventi che non sto a spiegare, ma il timing è stato normale: è caduto a cavallo tra la fine di una stagione e l'inizio di un'altra. Bisogna dare tempo ai proprietari per organizzarsi e rendersi conto. L'approccio è di estrema serietà nell'affrontare problemi e scadenze, senza voler illudere nessuno e iniziare a sviluppare un progetto che abbia ambizioni consone. Si cerca la massima serietà senza promesse, cercando di migliorare la Roma che l'anno scorso è arrivata quinta
La prima caratteristica fondamentale?
Ci vuole un mix di tutto. La Roma è un progetto con visione internazionale ma che ha un radicamento locale profondo. Credo non ci sia un club tra quelli che abbia mai conosciuto che viva una simbiosi così profonda con la città che rappresenta. Questa è la molla che scatena la passione anche di un americano che viene e acquista il club. La Roma è parte di Roma. E' una sfida per chi come me, che sono romano, vuole che Roma e la Roma siano percepite come simbolo positivo.
Ha passato il lockdown a Roma?
Certamente, tra casa e Trigoria
Lista dei sogni? Un De Rossi ventenne? Sogna un suo ritorno?
Io do per scontata la relazione, la passione di Totti, De Rossi e Balzaretti per la Roma. Ma è sbagliato mettergli addosso tutta questa pressione, hanno avviato dei percorsi, sono parte della storia della Roma e lo saranno, ognuno sta acquisendo le proprie competenze, poi ci sarà un momento, prima o poi, in cui...
Intanto facciamo giocare Dzeko...
Edin è il capitano della Roma e lo sarà finché vorrà
Quanto è complicato il ruolo di gestore del mercato? Ci sarà un regalo dei Friedkin?
Sto facendo un lavoro che non è il mio e non sentirete da me frasi da conoscitore di calcio. Io aiuto la società nelle trattative e a far quadrare i conti. Ritengo che la Roma abbia un allenatore forte e una squadra forte, dobbiamo sistemare alcune aree in cui siamo più scoperti. Stiamo facendo un grande sforzo, dallo scorso anno, nel mantenere i giocatori che si sono distinti come i più bravi della stagione e non dar via esattamente quelli. Colpi? Noi già li abbiamo nella nostra squadra quelli forti e se dovesse arrivare qualcuno è per migliorarci. Speriamo di poter commentare a fine mercato che la politica è cambiata. Il rapporto con Francesco e Daniele è sereno, da sempre. Caffè con Totti? Ce li prendiamo molto spesso. Non c'è motivo di creare una contrapposizione: non ci serve, non ci fa bene e non è vera
17.22 - In corso l'evento che vedrà la premiazione, fra gli altri, di Daniele De Rossi. L'ex centrocampista ha rilasciato alcune parole ai microfoni dei cronisti presenti. Questo uno stralcio delle sue dichiarazioni:
Su Pirlo
Da calciatore aveva una visione diversa dagli altri, probabilmente ce l'avrà anche da allenatore. La Juventus ha richieste elevate, ma se c'era una persona giusta per la panchina bianconera si tratta proprio di lui. Ha i giusti attributi, sa prendersi la responsabilità dell'obiettivo di vincere
De Rossi un altro predestinato?
Negli anni c'è stata tanta gente che poi non è arrivata, e tanti allenatori a cui non davi una lira che poi hanno fatto bene. Inzaghi ne è un esempio. Io innanzitutto devo prendere il patentino, poi vedremo
Che errore non dovrà fare Friedkin?
Non lo so, io non mi sento di dare consigli particolari. Dalle poche parole che ho sentito penso sia un bene tenere tutti con i piedi per terra. E' un errore fare promesse che non possono essere mantenute in una piazza come Roma. Meglio partire in sordina e poi stupire tutti"
Sei entrato in un'agenzia...
Fa parte dell'avvicinamento alla professione che vorrei fare, niente di più.
Quanto sei stato vicino alla Fiorentina?
Sono vicino al corso per prendere il patentino. La Fiorentina sarebbe un'opportunità gigante, una piazza in cui andrei a piedi come chiunque. Sarebbe una partenza con i fiocchi, ma sono gli obiettivi che ogni allenatore ha.
Se la Roma ti avesse chiamato?
Devo prendere il patentino e vedere eventualmente chi sarà interessato a me. Non ha senso parlare del nulla, poi ogni parola mia in una piazza come Roma pesa il doppio e non è corretto disturbare chi sta lavorando. Qualsiasi parola che dico ha il suo peso e devo rispettare chi fa il lavoro che un giorno vorrei fare io. Mio padre mi parla di Fonseca come di una persona squisita.
Il ritorno di Totti cosa può dare alla Roma?
Non lo so, dovete chiederlo a lui. L’ho sentito due giorni fa ma non abbiamo parlato di calcio. Non so neanche se è vera o meno questa notizia, l’ho letta su Internet.
Dzeko alla Juve?
Il lavoro che vorrei fare io è abbastanza faticoso, mi devo concentrare sul corso e su quello che devo fare io. Il mercato è roba estiva, da giornalisti
Ti manca il calcio giocato?
No, non durissima, non tocco un pallone da quando ho smesso. Avrei voluto vivere un pochino di più il Boca, non ho dato tutto quello che avrei voluto. A Roma ho dato tutto quello che potevo, nel bene e nel male. Sento di aver perso qualche mese che avrei potuto dedicare al Boca e a quel posto speciale. E' bello allentare un po'la tensione in vista di quello che poi spero di fare.
E la Roma ti manca?
Sì, anche la Roma mi manca sempre. I tifosi li incontro quotidianamente e mi fa effetto quando mi dicono che gli manco. Io rispondo che mi mancano anche loro ma l'addio alla Roma l'ho metabolizzato negli anni, ci sono arrivato preparato. Se non fossi stato pronto non avrei vissuto bene i mesi successivi
Hai fatto il passaggio da calciatore vecchio ad allenatore giovane?
No, sono ancora un pensionato giovane
Il tuo calcio?
L'espressione 'il mio calcio' mi fa sorridere, prendiamo intanto questo patentino poi si vedrà