Dopo il premio Bearzot, Eusebio Di Francesco ha ricevuto anche il premio Ussi. Questo il suo intervento durante la premiazione:
Sta facendo incetta di premi. Avrebbe firmato per una stagione così?
"Assolutamente no, cerco sempre di guardare avanti. Si sceglie un'avventura e si cerca di portare avanti il proprio lavoro. Però mi fa piacere perché i complimenti legati più che all’ambiente sportivo a quello che si trasmette come valori credo siano alla base dello sport, specialmente in questo ambiente. Al di là della quantità, che è qualcosa che ci vuole anche nel calcio. Dico sempre ai calciatori che la qualità sgancia la quantità. All’interno della squadra la qualità migliore è quella che ti fa vincere le partite. Sono felicissimo di ricevere questo premio di sport che non si lega solamente al calcio."
Parla del futuro, le parole di Monchi fanno ben sperare. Da Alisson a Dzeko e Di Francesco stesso...
"Adesso è il momento delle chiacchiere, bisogna raccontare qualcosa ma contano i fatti. Quest'anno li abbiamo fatti in molte occasioni, potevamo fare meglio in altre ma guardiamo quanto di buono abbiamo seminato e alla positività che si è creata attorno alla squadra"
Un giocatore che le piacerebbe avere? Non ci farà mai un nome
"Ce l'ho già, è Under, magari ritrovato e più forte. Più che andare in giro a cercarne giocatori nuovi, bisogna pensare a trattenere i propri e a cercare di migliorarli, facendo sentire loro ancora di più il senso di appartenenza"
Alisson è un pilastro di questa difesa...
"Eravamo preoccupati di prendere tanti gol, meno male... E' la dimostrazione che il lavoro paga quando c'è identità e mentalità, sono felice di avere la miglior difesa. Ci manca qualcosa per quanto riguarda la capacità realizzativa, secondo me siamo andati un po' al di sotto delle nostre possibilità. Ci manca qualche gol in campionato, in Champions ne abbiamo fatti anche troppi"
Rinnovo quasi un dettaglio?
"Del rinnovo si preoccupano gli altri, io no. Ho un anno di contratto e sono un professionista, sono qui per rispettare il mio accordo. Quando le cose vanno si bene si cerca qualcosa in più, quando vanno male invece nessuno si tira indietro: non sto qui a chiedere nulla. Porto avanti il mio lavoro con serietà e professionalità, al di là degli anni di contratto"
Nainggolan, fosse stato il ct del Belgio lo avrebbe convocato?
"Non sono il suo ct, non sto qui a dare titoli. Mi dispiace solo per Radja. Non vivo quel contesto e non posso giudicare queste scelte, ci sono dinamiche che non posso conoscere"