DA TRIGORIA EMANUELE ZOTTI - Altra conferenza di presentazione in casa Roma. Questa volta è il turno di Justin Kluivert, arrivato in giallorosso dall'Ajax per circa 17 milioni, e accolto a Fiumicino da moltissimi tifosi. L'olandese parla per la prima volta da giallorosso, queste le sue sensazioni dopo pochi giorni dall'inizio della sua avventura romanista:
Parla Monchi in apertura: "Justin è un acquisto importante per questa società, stiamo prendendo un giocatore forte nel presente e fortissimo nel futuro. Tutti lo conoscete, ha un'immensa qualità e sono convinto diventerà un giocatore importante nel futuro della Roma".
Per Kluivert: quali sono le tue caratteristiche e in cosa pensi di poter migliorare?
"Sono un giocatore rapido, abile nell'uno contro uno, il mio obiettivo è sempre il gol. Devo migliorare in tutto, in particolare sulla fase difensiva"
Per Monchi: quanto è stato difficile arrivare a Kluivert?
"Non è stato facile. E' stata una trattativa complicata perché uno così, con questa prospettiva, lo vogliono tutti. Sempre ripeto la stessa cosa: quando c'è la volontà del giocatore di venire qui, tutto diventa più facile. Al primo appuntamento con Justin è stato importante fargli capire che nel suo percorso la Roma sarebbe stata il posto ideale"
Per Kluivert: differenze negli allenamenti?
"In Olanda per esempio non si dorme tutte le sere nel centro sportivo ma credo sia una cosa positiva per fare gruppo. Qui c'è tutto per migliorare"
Per Monchi: soddisfatto del lavoro della squadra in ritiro?
"Tantissimo. La scelta di lavorare qui a Trigoria credo sia stata una bella scelta, abbiamo lavorato benissimo. Anche l'atteggiamento dei calciatori...per me è stato un bel ritiro. Abbiamo fatto quello che il mister aveva in testa"
Per Kluivert: qual è il tuo obiettivo principale per questa stagione?
"Far vedere quanto valgo, andare oltre quello che ho fatto in Olanda, mettermi in mostra in Italia e nel mondo. Sono ancora giovane e devo imparare tanto, non vedo l'ora di iniziare il campionato e con la squadra che abbiamo possiamo fare cose importanti"
Per Monchi: avete venduto Alisson perché l'offerta è irrinunciabile? Olsen è il favorito per la successione?
"Prima di tutto dico che finora non abbiamo chiuso niente. L'affare si chiude quando è tutto pronto, è vero che Alisson è a Liverpool e la trattativa è molto avanzata. Se alla fine tutto andrà bene penso si chiuderà presto. L'ho spiegato tante volte: il lavoro di un ds non è solo quello di comprare giocatori ma anche capire qual è il meglio per la società in ogni momento. E' arrivata un'offerta che credo siamo tutti d'accordo a ritenerla fuori mercato, abbiamo valutato i pro e i contro e abbiamo fatto la scelta di parlare col Liverpool per trovare l'accordo. E' un messaggio di mancanza d'ambizione? No, l'ambizione rimane allo stesso livello e anche di più. Abbiamo venduto Nainggolan e Alisson, due giocatori importanti della scorsa stagione, ma ne abbiamo presi 10. Continuiamo a lavorare per cercare giocatori importanti. Cos'è l'ambizione? Per me è fare le cose ma con la testa. Senza testa diventi uno sprovveduto. E io non voglio fare cose che mettano in difficoltà questa società. Abbiamo l'esempio recente di una squadra importante di questo paese che è fallita, che in questo momento non può giocare in Europa, che ha difficoltà a fare la rosa per decisione dell'Uefa. Io sono qui per provare a fare la squadra più forte possibile non per un anno ma per tanti anni. Sono sicuro al 100% che ci riuscirò. Ma prima di arrivare al decimo piano bisognare salire dal primo, il secondo, l'ottavo...lo scorso anno parlavamo di Salah, Ruediger, Paredes: penso che la squadra abbia fatto la miglior stagione degli ultimi 10 anni. E' bello parlare di ambizione ma con testa. Alisson è fortissimo, non so se è il migliore del mondo, ma anche lui ha dovuto fare un percorso. Dopo l'uscita di Szczesny sembrava fosse finito il mondo, poi abbiamo visto che Alisson aveva bisogno di tempo. So che il tempo non esiste per i tifosi..."
Per Monchi: Olsen?
"Robin Olsen è una possibilità ma non l'unica. Lavoriamo senza fretta, abbiamo Mirante e Fuzato oltre ai ragazzi. E' meglio trovare le condizioni economiche migliori per la società che fare le cose sotto la pressione della cessione di Alisson. La pressione peggiore che devo sopportare è la mia, nessuno me ne mette di più"
Per Kluivert: l'esperienza di tuo padre in Italia ti sarà preziosa?
"Sì, ho parlato con lui, mio padre conosce bene questo campionato. Abbiamo parlato più ad ampio raggio, di cosa serve a un calciatore per crescere e raggiungere i massimi livelli e anch'io voglio seguire le sue orme"
Per Monchi: Olsen e Malcolm sono due nomi possibili?
"Non credo che ci sia un direttore sportivo più vicino al pensiero dei tifosi che il sottoscritto. Ma devo prendere decisioni per il bene della società. Oggi forse una parte è arrabbiata, un'altra no...sono tutti felici quando la Roma vince. Il mio lavoro è trovare la strada per fare una squadra il più forte possibile. Mi metto nella loro testa, sono stanchi delle parole, Roma non si costruì in un giorno, io sono arrivato da 14 mesi, facciamo passare un po' di tempo. La squadra sarà più forte? Torno a quello che ho detto prima: stiamo presentando Justin Kluivert che 3 mesi fa era impossibile da prendere, qualcuno di voi mi ha detto che era impossibile da prendere. Come per Pastore. Qualcuno di voi oggi mi ha detto che Malcolm è una follia. Tu mi hai detto che ora Malcolm è una possibilità. Questo è il mio cellulare, ho tanti messaggi di complimenti non solo della cessione di Alisson ma per la squadra che stiamo facendo. I miei colleghi conoscono i giocatori di prospettiva importante che stiamo prendendo. Sono andati via Nainggolan e Alisson che sono fortissimi, rimangono qui giocatori che secondo me faranno ancora meglio dello scorso anno, stiamo lavorando per portare qui giocatori per fare la rosa più importante possibile. Nella mia testa ci sono cose che mi fanno ben sperare"
Per Kluivert: vedi la Roma come un punto d'arrivo o di partenza?
"Penso che questo per me sia un passo molto importante per la mia carriera essere arrivato alla Roma in un campionato importante. Quello che farò qui non lo posso sapere, magari resterò per sempre o cambierò squadra. Non si può sapere"
Per Monchi: quanto è stata importante la volontà di Alisson nella cessione? Ha mai pensato di tenerlo?
"Posso solo ringraziare Alisson, non ho sentito mai la pressione del ragazzo di voler andare via ma se è partito è perché le è piaciuta la possibilità di andare via. E' vero che la sua volontà importante, se lui mi dice di non andare via anche se arriva un'offerta da 200 milioni di euro non parte. Trattenerlo? Il lavoro di un ds è capire il prima possibile quello che succede. Se comincia a girare del Real Madrid, del Chelsea, io devo cominciare a capire che qualcosa può succedere. Posso far finta di niente o che qualcosa potrebbe succedere e cominciare a lavorare per trovare la soluzione migliore per la mia società. A volte devo fare cose che voi o i tifosi non capite. In questi ultimi mesi ho cominciato a capire che qualcosa sarebbe successo, quando arrivano club forti economicamente uno deve cominciare a capire che qualcosa può succedere"
Per Kluivert: vi sentite di caricarvi le responsabilità che comporta una piazza come Roma?
"E' una buona domanda, dovremo dimostrarlo sul campo. Farò del mio meglio, con questi giocatori penso che sia possibile. A parole possiamo dire di tutto ma poi conta il campo"
Per Monchi: il mercato della Roma sarebbe stato lo stesso senza la cessione di Alisson?
"Il mio modo di lavorare è provare ad avere la rosa il prima possibile, così l'allenatore può allenare. Conoscendo il modo di lavorare di Eusebio era un obiettivo importante. Sono un ds che lavora tanto con WyScout ed Excel: mi piace lavorare così, le cose che faccio sono pensate"
Per Kluivert: che impressione si ha della Serie A venendo dall'estero?
"Non credo sia inferiore alla Liga o alla Premier, ci sono grandissimi club. Il fatto che la Juventus abbia preso Ronaldo è positivo per tutto il movimento, stanno arrivando grandi giovani. La Serie A sta tornando ad altissimi livelli"
Per Monchi: N'Zonzi può essere un obiettivo? Seguendo il mercato delle altre, la Roma è la seconda forza?
"Su N'Zonzi grandi complimenti per il Mondiale, più di questo non posso dire. Tutti sanno che mi piace ma non credo sia un obiettivo reale per noi oggi. Sulla carta tutti siamo forti, dopo bisogna competere: l'anno scorso si parlava di una squadra che stava facendo un grandissimo mercato e sembrava che...non cambia nulla dire di essere la prima, la seconda o la terza. Noi abbiamo un vantaggio: abbiamo uno degli allenatori più forti del campionato italiano, abbiamo uno spogliatoio pulito e forte, con ambizione. Questo è importante, c'è uno spirito collettivo di lavoro di tutta la società. Quando tutti vanno nella stessa direzione è più facile arrivare all'obiettivo"
Per Kluivert: come vivrà questa esperienza?
"E' un passo importante nella mia carriera, non solo calcisticamente. Vivo da solo nelle strutture del club in questo primo periodo, spero possa essere un'esperienza importante sotto tutti i punti di vista"
Per Monchi: cosa si aspetta da Kluivert?
"La fiducia è grande ma come ha detto prima deve lavorare tanto. Arriva da un calcio diverso e dovrà adattarsi ma abbiamo tanta fiducia in lui"
Per Kluivert: quanto ha contribuito Totti nella scelta di venire qui?
"Francesco è un grande esempio e una leggenda di questo club, è normale di voler un giorno raggiungere il suo livello. A parlare poi è il campo però. Ho parlato con lui ma solo dopo essere arrivato a Roma, non direi che ha avuto un ruolo ma sicuramente è un punto di riferimento"
Per Monchi: come si combatte il rischio che questi giocatori di talento possano non aver tempo di dimostrarlo?
"Capisco che la parola 'tempo' è difficile da usare in conferenza stampa. Arriva un ds dalla Spagna e un tifoso della Roma che non vince da 10 anni mi dice di tornartene a Siviglia se dico 'tempo'. Ho fatto questa richiesta di un po' di tempo, lo so che è difficile ma ne ho bisogno: siamo arrivati in semifinale di Champions e penso che un minimo di fiducia la merito. Poi se non vincerò nulla nei prossimi anni riprenderò l'aereo sicuramente e andrò via. Un'ultima cosa: non ho ricevuto alcuna domanda sulla vostra sconfitta nella partita di ieri contro lo staff, penso che qualche domanda la meritava..."