LAROMA24.IT (Emanuele Polzella) – L’incubo è ufficialmente terminato: Daniele De Rossi ha finalmente un nuovo difensore centrale e si tratta di Mario Hermoso. In seguito ai mancati arrivi di Kevin Danso e Tiago Djaló la Roma ha deciso di puntare su uno svincolato di livello, effettuando un blitz per il calciatore spagnolo su forte richiesta dell'allenatore e battendo l'agguerrita concorrenza del Galatasaray. Il classe ’95 sbarca nella Capitale a parametro zero in seguito alla conclusione dell’esperienza all’Atletico Madrid e si lega ai giallorossi con un contratto fino al 30 giugno 2027. In attesa di un possibile ulteriore rinforzo, Hermoso sostituisce Chris Smalling (trasferitosi a titolo definitivo all’Al-Fayha) e si inserisce nel pacchetto difensivo composto da Gianluca Mancini ed Evan Ndicka.
La carriera di Mario Hermoso
Nato il 18 giugno 1995 a Madrid, Mario Hermoso Canseco cresce nelle giovanili del Real e, dopo aver fatto tutta la trafila, nel 2012 esordisce con la prima squadra in occasione della partita Real Madrid-Millonarios del Trofeo Bernabeu. Al minuto 74 José Mourinho, all’epoca allenatore dei Blancos, lo manda in campo: “Mario e Osede (l’altro giovanissimo schierato dallo Special One, ndr) saranno i ragazzi più famosi della scuola domani”, scherza il tecnico nel postpartita. Nonostante l’enorme gioia Hermoso non si monta la testa: “Dobbiamo rimanere gli stessi di sempre e avere grande umiltà – dice ai microfoni di Goal.com -. Domani e dopodomani, quando tornerò a scuola e ad allenarmi con la squadra giovanile, sarà tutto uguale a prima. Non ho fatto nulla. Ho debuttato, ma non sono nessuno nel calcio. Bisogna solo ringraziare per l'opportunità e continuare a lavorare”.
Successivamente il giovane difensore si mette in mostra da terzino sinistro nel Real Madrid Castilla (la squadra B) e nell’estate del 2015 viene mandato in prestito al Real Valladolid per affrontare la sua prima esperienza nel calcio dei grandi. L’avventura è molto formativa e gioca da titolare 30 delle 31 partite in cui scende in campo. Terminata la breve parentesi, Hermoso torna a vestire la camiseta blanca del Real Madrid Castilla e diventa il perno principale della squadra, tanto da indossare in alcune occasioni anche la fascia da capitano. Inoltre è proprio in questa stagione che inizia la sua trasformazione da terzino sinistro a difensore centrale.
Nell’estate del 2017 l’Espanyol mette gli occhi su di lui e decide di sborsare ben 12.5 milioni di euro pur di assicurarselo a titolo definitivo. La spesa è davvero elevata per la società catalana, ma il club stravede per lui e Mario si afferma subito come un pilastro dello scacchiere tattico di Quique Sánchez Flores. L’esordio in Liga non è dei migliori (sconfitta per 5-0 contro il Barcellona), ma il classe ’95 trova grande spazio nel corso della stagione e dal suo arrivo salta solamente il match contro il Valencia per squalifica. La prima annata con la maglia dell’Espanyol si chiude con 24 presenze e 1 gol tra Liga e Copa del Rey, mentre la seconda è quella della consacrazione: Mario viene praticamente sempre impiegato quando disponibile e resta fuori solo per poco più di un mese a causa di un infortunio.
Le 35 partite disputate ad altissimo livello e l’esordio in nazionale spagnola convincono l’Atletico Madrid a spendere 25 milioni, permettendo così a Hermoso di tornare nella capitale, ma questa volta nella sponda opposta della città. Nella prima stagione alla corte di Diego Simeone fatica a trovare spazio e, dopo un buon inizio, nella seconda parte di campionato scende in campo in sole cinque occasioni. Dall’annata seguente però diventa un fedelissimo del Cholo e anche i numeri sottolineano la maggiore fiducia dell’allenatore nei suoi confronti: 38 presenze totali nel 2020/21 (anno in cui l'Atletico Madrid vince il campionato), 34 nel 2021/22 e nel 2022/23 e ben 45 nel 2023/24. Nonostante sia uno degli intoccabili del tecnico, Hermoso e l’Atletico Madrid non trovano l’accordo per il rinnovo di contratto e il calciatore si libera a parametro zero dopo ben cinque anni in biancorosso e 174 partite.
Per quanto riguarda la nazionale esordisce con la Spagna il 18 novembre 2018 in un’amichevole contro la Bosnia. In totale sono 5 le apparizioni con la maglia delle Furie Rosse e l’ultima risale all’8 settembre 2019 (vittoria per 4-0 contro le Isole Faer Oer nelle qualificazioni a Euro2020).
Accostato a numerosi club tra cui Napoli, Inter e Milan, il classe ’95 prende tempo e compie la sua scelta definitiva a mercato chiuso (almeno in Italia). Il centrale ha un’offerta molto importante dal Galatasaray, ma il forte inserimento della Roma spinge il giocatore a rifiutare e ad accasarsi al club capitolino.
Le caratteristiche tecnico-tattiche: ecco cosa Hermoso può dare alla Roma
Con l’acquisto di Mario Hermoso la Roma si assicura un difensore di alto livello e aumenta sensibilmente la qualità del pacchetto arretrato. Abituato a giocare in una difesa a 3 principalmente nel ruolo di braccetto, il calciatore spagnolo può essere schierato anche da terzino sinistro in una linea a 4, posizione che ha ricoperto in numerose occasioni durante il corso della sua carriera. “Sono un terzino sinistro che dà sempre il massimo e ho sia una grande attitudine difensiva sia un ottimo inserimento in fase offensiva”, le sue parole in un’intervista del 2012.
Con il tempo le sue caratteristiche sono cambiate, ma la velocità è rimasta invariata: nell’edizione 2021/22 della Champions League il classe ’95 raggiunse i 38.3 km/h e fu il quarto giocatore (primo tra i difensori) più veloce nelle prime tre giornate della competizione. Oltre a essere molto bravo nell’aggressione e nella marcatura a uomo, Hermoso è abilissimo con il pallone tra i piedi (il sinistro il suo preferito) ed è in grado di far partire l’azione dal basso con grande pulizia tecnica.
Paragonando le statistiche del ventinovenne con i difensori centrali che hanno militato nei top 5 campionati europei, in Champions League e in Europa League nell'ultimo anno, Hermoso ha dei numeri davvero impressionanti per quanto riguarda passaggi progressivi (6.26 a partita, 95esimo percentile), passaggi chiave (0.49 a gara, 91esimo percentile), passaggi nell’ultimo terzo di campo (6, 92esimo percentile), passaggi in area di rigore (0.64, 96esimo percentile), cross (1.51, 99esimo percentile) e tocchi nella trequarti offensiva (9.66, 98esimo percentile). Questi numeri forniti dal portale FBref.com ci permettono di capire come Mario sia un vero e proprio registra arretrato che allo stesso tempo ama sganciarsi e gettarsi in avanti per creare superiorità numerica.
In carriera ha segnato 15 reti (di cui 3 in Champions League) in 304 presenze, per una media di un gol ogni 20 gare circa.
In cosa può migliorare? A volte a causa della sua aggressività rompe la linea difensiva e rischia di commettere degli errori nell’anticipo, lasciando così sguarnita la retroguardia. Inoltre può faticare nei duelli aerei contro centravanti particolarmente alti (Hermoso misura 184 centimetri), ma il suo ottimo tempismo e la fisicità gli permettono di rimediare.
Il suo stile di gioco lo espone particolarmente al rischio cartellino: con il Real Madrid Castilla nella Segunda División B prese addirittura 14 gialli in 33 partite. Con il passare del tempo il rapporto con gli arbitri è migliorato, ma in totale ha comunque ricevuto 79 ammonizioni e 6 espulsioni (2 dirette).
Ora che Hermoso è finalmente un nuovo calciatore della Roma De Rossi avrà tre difensori centrali di grande qualità (in attesa del quarto…) e potrebbe optare anche per una difesa a 3. Per vedere il vero Mario ci vorranno alcune settimane (“Non si allena da un po’ di tempo, dovremo lavorare per rimetterlo in condizione”, le parole di DDR nel postpartita di Juventus-Roma”) e i giorni durante la sosta per le nazionali potrebbero accelerare il processo.
Sulle qualità del calciatore, la leadership e l’esperienza però non ci sono dubbi: ecco Mario Hermoso, il regista della difesa nato terzino sinistro e diventato centrale che punta a prendersi la Roma.