LAROMA24.IT (Emanuele Polzella) – La Roma ha finalmente il suo nuovo bomber. Al termine di una trattativa folle, iniziata con un semplice interesse e conclusa con un incredibile sorpasso ai danni dell’Atletico Madrid, Artem Dovbyk è ufficialmente un nuovo giocatore giallorosso.
Il gigante ucraino, capocannoniere della Liga 2023/24 con 24 reti, lascia il Girona a titolo definitivo per 30.5 milioni di euro più 5.5 di bonus e il 10% sulla futura rivendita (per un massimo garantito di 38.5 milioni) e si lega al club capitolino con un contratto fino al 30 giugno 2029.
Si tratta del quinto acquisto più costoso nella storia della Roma (in caso di attivazione dei bonus e della percentuale sulla rivendita salirebbe al terzo posto) e del secondo dell’era Friedkin dopo Tammy Abraham.
La carriera di Artem Dovbyk
Nato il 21 giugno 1997 a Čerkasy (Ucraina), Artem Dovbyk muove i primi passi nel mondo del calcio nell’OPFK Cherkashchyna. Dopo aver fatto tutta la trafila delle giovanili, l’attaccante entra a far parte della prima squadra e nella stagione 2014/15 vince il campionato di seconda divisione ucraina.
In estate viene acquistato dal Dnipro, ma fatica a trovare spazio e si trasferisce in Moldavia allo Zaria Balti, dove gioca però solamente quattro partite: “Non sapevano dirmi il motivo per cui saltai otto o nove match. Mi allenai per un mese e mezzo, ma non mi fecero giocare: non potevano annunciare il mio arrivo per alcuni problemi o non volevano farlo. A quanto pare fui vittima di alcuni intrighi interni”.
Tornato alla base al termine di un prestito davvero bizzarro, Dovbyk inizia a giocare con continuità e nell’ultima parte dell’annata si impone come titolare nel Dnipro collezionando 6 reti in 22 presenze. Nel gennaio del 2018 arriva la chiamata del Midtjylland, che lo acquista per sostituire il partente Alexander Sørloth (seguito anche dalla Roma nell’attuale sessione di mercato), ma l’avventura in Danimarca inizia nel peggiore dei modi: il centravanti fa fatica ad ambientarsi e parte spesso dalla panchina. La sua carriera cambia definitivamente il 20 luglio, quando al minuto 60 della partita Aalborg-Midtjylland il ginocchio fa crack e il referto medico è durissimo: rottura del legamento crociato anteriore e otto mesi di stop. “Non ero per niente pronto per il trasferimento in Danimarca. Non conoscevo la lingua, ma ero entusiasta e tutto sembrava meraviglioso, motivo per cui decisi di andare. L'infortunio mi ha messo ko e prima di riprendermi completamente passarono circa due anni, ma sono diventato più forte sia mentalmente sia fisicamente”, rivelò Artem in un’intervista.
Il rientro in campo è graduale e riparte dalla squadra delle riserve del Midtjylland, con cui sigla 4 gol in appena 195 minuti. All’inizio della nuova stagione continua ad alternarsi tra squadra B e prima squadra e a settembre viene ceduto in prestito al Sönderjyske. Nemmeno qui Dovbyk riesce a rilanciarsi e anche i numeri testimoniano le difficoltà: 4 reti e 1 assist in 23 presenze, per un totale di soli 772 minuti giocati.
L’esperienza in Danimarca si rivela piuttosto deludente e Artem decide di ripartire dal suo paese natale tornando nell’agosto del 2020 all’SK Dnipro-1 (il nuovo nome del Dnipro in seguito al fallimento societario) per poco più di 2 milioni: “Sentii che qualcosa non stesse andando per il verso giusto, arrivai a un punto morto della mia carriera. Volevo ripartire e sapevo che in Ucraina sarei stato in grado di farlo al meglio”. La scelta si rivela azzeccatissima e, dopo una prima stagione di rodaggio (10 gol in 27 partite), il classe ’97 sboccia definitivamente: nel 2021/22 mette a referto 14 reti 5 passaggi vincenti in sole 18 gare, mentre nel 2022/23 diventa inarrestabile e sigla 29 reti (24 in campionato e 5 in 7 match di Conference League) e 8 assist in 39 incontri tra tutte le competizioni. Numeri davvero importanti, che attirano l’interesse di tante società europee.
A spuntarla è il Girona, che sfrutta l’amicizia di Dovbyk con il connazionale Viktor Tsygankov e lo acquista nell’estate del 2023 per quasi 8 milioni per sostituire Taty Castellanos, trasferitosi alla Lazio. “Io l’acquisto più caro nella storia del club? Non sento pressioni”, la risposta di Artem nella conferenza stampa di presentazione. Presunzione? No, semplicemente tanta personalità e fiducia nei propri mezzi. Le parole del centravanti si trasformano in fatti: gol al debutto dopo appena 8 minuti dal suo ingresso in campo e 24 reti e 8 assist alla prima stagione in Liga. Grazie alle sue incredibili prestazioni trascina il Girona a un clamoroso terzo posto in classifica (con conseguente qualificazione in Champions League) e vince il titolo di ‘Pichichi’. Alla sua prima annata in uno dei top cinque campionati europei Dovbyk scrive la storia e diventa capocannoniere, interrompendo un dominio targato Real Madrid o Barcellona che durava da ben 14 anni (l’ultimo fu Diego Forlan dell’Atletico Madrid nel 2008/09). Il destino a volte sembra fare degli scherzi: sapete chi arriva alle spalle di Artem nella classifica marcatori? Alexander Sørloth del Villarreal, l’attaccante che proprio Dovbyk sostituì al Midtjylland nel gennaio del 2018. La sfida tra i due è davvero incredibile e l’ucraino si laurea ‘Pichichi’ grazie a un rigore realizzato al minuto 90 nella vittoria per 7-0 contro il Granada, valida per l’ultima giornata di Liga e in cui sigla una tripletta (la seconda in campionato dopo quella realizzata in appena 7 minuti nel successo per 5-1 contro il Siviglia). La classifica finale recita quindi Dovbyk 24 gol e Sørloth 23. Artem diventa così il secondo ucraino a vincere il titolo di capocannoniere in uno dei cinque grandi campionati europei dopo Andriy Shevchenko (24 gol con il Milan nel 2003/04).
Per quanto riguarda l'Ucraina, Dovbyk viene convocato proprio dal commissario tecnico Shevchenko ed esordisce il 31 marzo 2021 contro il Kazakistan. Il momento più importante della carriera in nazionale avviene pochi mesi più tardi, il 29 giugno 2021: si gioca Svezia-Ucraina, ottavo di finale di EURO2020, e la partita è bloccata sull’1-1. Si va ai supplementari, all’inizio del secondo tempo Dovbyk entra in campo e al minuto 121 sigla in tuffo di testa la rete dell’1-2, regalando ai suoi compagni la storica qualificazione ai quarti. L’incredibile gioia si spegne però nel postpartita, quando Dovbyk viene aspramente criticato per aver risposto in russo a una domanda di un giornalista ucraino e viene accusato di essere un 'moscovita': “Ancora moscoviti? Ditegli che gli eroi ucraini parlano ucraino”, contesta la scrittrice e blogger ucraina Larysa Nitsoi. Il motivo dell’utilizzo della lingua russa è riconducibile al luogo di nascita di Artem, il quale è cresciuto a Čerkasy, il più importante centro chimico dell'Ucraina sovietica e dove il russo era particolarmente diffuso. Per dimostrare comunque l’impegno verso il suo paese, Dovbyk prende parte all’iniziativa “Global Tour for Peace”, caratterizzata da numerose amichevoli organizzate da Dinamo Kiev e Shakhtar Donetsk per raccogliere fondi per i rifugiati di guerra.
Tornando al calcio giocato, il percorso a EURO2024 è meno entusiasmante sia per la squadra sia a livello personale: l’Ucraina delude e si piazza all’ultimo posto del Gruppo E, con Artem che chiude la competizione a bocca asciutta.
Terminata l’incredibile stagione al Girona, Dovbyk è uno degli attaccanti più ricercati nel mercato e l’Atletico Madrid sembra il club maggiormente interessato. In seguito alla cessione di Alvaro Morata al Milan, i Colchoneros accelerano e trovano l’accordo sia con il calciatore sia con la società catalana. Improvvisamente, quando tutto sembra ormai fatto, i biancorossi tentano di cambiare i dettagli dell’intesa raggiunta, penalizzando l’attaccante dal punto di vista economico. Artem non apprezza il comportamento dell’Atletico Madrid e rifiuta il trasferimento. È proprio in questo momento che entra in gioco la Roma e soprattutto Daniele De Rossi, il quale chiama ripetutamente il ventisettenne e lo convince ad accettare la proposta dei capitolini. Diego Simeone, tecnico dei madrileni, tenta il controsorpasso, ma ormai è troppo tardi: Dovbyk vuole solamente la Roma. Florent Ghisolfi inizia la trattativa con il Girona e supera definitivamente la concorrenza trovando l’accordo sulla base di quasi 40 milioni. Decisivo il blitz del responsabile dell’area tecnica e della CEO Lina Souloukou in Spagna, i quali atterranno a Ciampino con l'attaccante a bordo e danno il via all'avventura del classe '97 nella Capitale.
Le caratteristiche tecnico-tattiche: ecco cosa Dovbyk può dare alla Roma
Per descrivere l’importanza dell’acquisto di Artem Dovbyk basta semplicemente sottolineare che si tratta del ‘Pichichi’ della Liga 2023/24 con 24 reti (a segno ogni 109 minuti). Considerando anche gli 8 assist arriva a quota 32 tra gol e passaggi vincenti in 36 partite di campionato e solamente Harry Kane (44), Kylian Mbappé (34) e Cole Palmer (33) hanno fatto meglio nelle top 5 leghe europee.
In molti potrebbero pensare che l’ucraino sia il classico ‘One season wonder’, ma i numeri smentiscono categoricamente questa tesi: nonostante le numerose difficoltà incontrate durante i primi anni di carriera e l’infortunio al crociato, il classe ’97 ha segnato 89 reti in 198 presenze con i club (più 10 con l'Ucraina in 31 partite), per una media di quasi un gol ogni due gare. Inoltre è reduce da tre titoli di capocannoniere consecutivi: 14 reti nella Prem'er-Liha 21/22, 24 nella Prem'er-Liha 22/23 e 24 nella Liga 23/24.
Dovbyk ha il gol nel sangue ed è glaciale sotto porta, tanto da essere soprannominato “The Machine” (“Tutti mi chiamano così, probabilmente perché mi paragonano a Erling Haaland”). Con il suo mancino calcia in modo secco, potente ed estremamente preciso non appena riceve il pallone all’interno dell’area di rigore e inoltre è un cecchino dal dischetto (in questa stagione ha trasformato 7 penalty su 8).
Alto 189 centimetri, è fortissimo di testa (6 gol di testa, solo Sørloth ne ha fatti di più nella scorsa Liga) ed è molto abile nei duelli aerei. Dotato di una buonissima tecnica di base e agilità, sa dialogare con i compagni e spesso si traveste anche da assistman (10 passaggi vincenti nel 2023/24). Artem può essere utilizzato come sponda dai propri compagni e rappresenta una soluzione importante quando si fatica a costruire gioco, permettendo alla squadra di respirare grazie alla sua capacità di proteggere il pallone. In un’intervista ai canali ufficiali della Liga l’allenatore del Girona, Míchel, parlò proprio delle caratteristiche di Dovbyk: “È bravo sia con il pallone tra i piedi sia quando deve attaccare lo spazio. Inoltre è in grado di difendere e tenere la palla quando la squadra avversaria fa una pressione alta, grazie a lui possiamo saltare il pressing. Riesce a superare l'avversario perché è super potente e super veloce. Per certi difensori è molto difficile da marcare, dato che sa giocare in entrambi i modi”.
Artem vive nell’area di rigore avversaria (23 reti su 24 realizzate in questo settore del campo in Liga) e nella scorsa stagione il 31% dei suoi tocchi è avvenuto proprio all'interno di essa (percentuale più alta tra tutti i giocatori dei cinque grandi campionati europei). È abilissimo nello smarcamento e riesce a liberarsi con grande facilità dalla guardia dei difensori, tanto da essere il calciatore ad aver ricevuto più cross in Liga (40). L’opzione legata al traversone in area può essere quindi una soluzione davvero letale anche in ottica Roma, dato che a servirlo ci sarà Matias Soulé, secondo in classifica per precisione nei cross tra le ali Under 21 delle migliori 5 leghe europee.
Considerando tutti gli attaccanti che hanno giocato in Liga nella stagione 2023/24, Dovbyk è primo per reti realizzate, expected goals (24.3 xG; terzo in Europa alle spalle dei 30.6 xG totalizzati da Kane e dei 29.3 xG di Haaland) e tiri in porta (46); secondo per gol di testa, assist, percentuale di tiri in porta e precisione nei cross; terzo per conversione dei tiri in gol, tocchi in area di rigore avversaria (203, alle spalle di Rodrygo e Vinicius Junior) e percentuale di duelli aerei vinti; quinto per expected assist.
A chi somiglia? Analizzando le prestazioni dei giocatori che hanno militato nei cinque maggiori campionati europei negli ultimi 10 anni, secondo lo studio condotto da OptaPaolo la versione 2023/24 di Dovbyk si avvicina dal punto di vista statistico alle performance di Erling Braut Haaland nel 2023/24 (89%) e nel 2022/23 (86%), Jamie Vardy nel 2021/22 (86%) e Mauro Icardi nel 2016/17 (82%).
In cosa può migliorare? Sicuramente nell’utilizzo del piede destro (1 gol nel 2023/24) e nelle conclusioni dalla distanza (anche in questo caso solo 1 rete nella scorsa stagione). Inoltre, essendo principalmente uno spietato finalizzatore, può sicuramente crescere nel gioco fuori dall’area di rigore e nella fase di pressing.
La Roma ha concretizzato un colpo davvero importante acquistando per la prima volta nella sua storia il capocannoniere di un campionato europeo della stagione precedente. Ora starà a mister De Rossi mettere l’attaccante nelle condizioni migliori, ma il tridente con Paulo Dybala e Matias Soulé fa già sognare i tifosi. Ecco Artem Dovbyk, la macchina da gol che dovrà far dimenticare Romelu Lukaku.