LAROMA24.IT - Sulla lista delle cose da fare a gennaio, per la Roma, c'è senza dubbio quella di trovare un difensore centrale che possa, nell'ordine: sopperire alle assenze prolungata di Smalling, sostituire Ndicka che partirà per la Coppa d'Africa a gennaio, consentire a Kumbulla un rientro graduale dopo l'infortunio al ginocchio che lo sta tenendo fuori dalla fine della passata stagione. Alcuni dei nomi circolati sono aggiornamenti di interessi passati, come nel caso di Arthur Theate, il centrale belga classe 2000 ex Bologna, dallo scorso anno al Rennes.
Una sola stagione in Serie A, quella del 2021/22, per vedere praticamente triplicato il valore e trasformarsi in gustosa plusvalenza: 6,75 il costo del riscatto pagato dal Bologna all'Ostenda, appena in tempo per firmare il contratto di cessione al Rennes che ha sborsato 19 milioni per portarlo in Ligue1. 42 presenze totali, tra campionato e coppe, nella prima stagione in Francia, oltre a 5 reti. Un vizio del gol che aveva mostrato anche in Italia con 2 reti e un assist nelle 31 gare disputate nel nostro campionato. Col Belgio, dov'è compagno di Lukaku, 14 presenze accumulate dal suo debutto nel novembre di due anni fa.
Theate finora ha giocato prevalentemente da centro sinistra in una difesa a 4, scivolando a volte anche da terzino sinistro, sempre di una linea a 4, o comportandosi da terzo di sinistra nelle sempre più frequenti costruzioni a 3 ricercate dalle squadre, Belgio compreso. Nei 185 centimetri per 78 chili che lo tratteggiano spiccano elementi di forza che lo fanno risultare particolarmente efficace in situazioni aggressive, di marcatura preventiva o dove può attaccare l'avversario senza consentirgli di voltarsi verso la propria porta. Qualche titubanza in più la mostra nelle situazioni di uno contro uno frontale. In generale, sembra più a suo agio quando può difendere in avanti piuttosto che negli ultimi metri di campo. Oltre alla folta capigliatura, quello che salta agli occhi è il piede sinistro di particolare pregio, con cui è spesso incaricato di costruzioni sia corte che lunghe, in cui mostra grande precisione. "A me comunque piace tanto il calcio italiano. Se torno? Vediamo, vediamo", disse in un'intervista la scorsa estate.