Nuova puntata del caso plusvalenze fittizie che vede coinvolto anche la Roma. Come svelato dai quotidiani sportivi nella rassegna stampa odierna, mercoledì 25 ottobre Dan Friedkin (presidente della Roma), Ryan Friedkin (vicepresidente), James Pallotta (ex proprietario del club), Pietro Berardi (ex CEO), Umberto Gandini (ex amministratore delegato), Guido Fienga (ex amministratore delegato), Mauro Baldissoni (ex vice presidente esecutivo ed ex direttore esecutivo), Francesco Malknecht (ex responsabile dell’area finanza, amministrazione e controllo del club) e Giorgio Francia (ex Financial controller) saranno convocati in Procura per l'estrapolazione dei dati presenti nei computer legata all'inchiesta relativa alla compravendita dei diritti alle prestazioni sportive di alcuni calciatori negli anni 2017, 2018, 2019 e 2021. A recarsi sul posto però non saranno loro, bensì i rispettivi legali.
L'INIZIO DELLA VICENDA
Il 25 ottobre andrà quindi in scena l'ennesimo atto di un'indagine iniziata nel tardo pomeriggio del 5 aprile 2023. "Nell’ambito di una indagine sulla compravendita dei diritti alle prestazioni sportive di taluni calciatori, i finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di finanza di Roma, su disposizione di questa Procura hanno eseguito un provvedimento di perquisizione e contestuale sequestro probatorio presso gli uffici della AS Roma SpA. Le attività di polizia giudiziaria si riferiscono a operazioni di trasferimento di calciatori professionisti avvenute negli anni 2017, 2018, 2019 e 2021. Il provvedimento in esecuzione è stato emesso nell’ambito della fase delle indagini preliminari (peraltro tuttora in corso), allo stato delle attuali acquisizioni probatorie ed è doveroso sottolineare che, sino a un giudizio definitivo, vale la presunzione di non colpevolezza", recitava il comunicato della Procura di Roma.
Tutti, escluso l'ex CEO Berardi, sono accusati di false comunicazioni sociali in concorso: "Al fine di conseguire per sé o per altri un ingiusto profitto, nei bilanci, nelle relazioni o nelle altre comunicazioni sociali dirette ai soci o al pubblico consapevolmente esponevano fatti materiali non rispondenti al vero, ovvero omettevano fatti materiali rilevanti la cui comunicazione è imposta dalla legge sulla situazione economica, patrimoniale o finanziaria della società o del gruppo al quale la stessa appartiene, in modo concretamente idoneo ad indurre altri in errore - si legge uno stralcio del testo del decreto di perquisizione e dell'avviso di garanzia -. I dirigenti iscrivevano nell'attivo dello stato patrimoniale, alla voce 'diritti pluriennali prestazioni sportive dei calciatori', nei ricavi operativi, alla voce 'ricavi da gestione dei diritti pluriennali prestazioni calciatori', nonché dei costi operativi del conto economico, alle voci 'spese per il personale e oneri da gestione dei diritti pluriennali prestazioni calciatori', importi maturati nell'ambito di operazioni... connotate da valori notevolmente maggiorati o comunque non conformi rispetto a quello di mercato".
Gandini, Fienga, Baldissoni e lo stesso Berardi sono indagati per dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti: "Al fine di evadere le imposte sui redditi o sul valore aggiunto avvalendosi di fatture o altri documenti per operazioni (in tutto o in parte) inesistenti" indicavano "in una delle dichiarazioni (anche integrative)" relative alle imposte, "elementi passivi fittizi relativi alle operazioni" di compravendita dei calciatori.
Il reato contestato alla Roma è invece quello di responsabilità amministrativa del club: "Non avendo predisposto, prima della commissione dei predetti reati, modelli di organizzazione e gestione idonei a prevenire fatti di reato della stessa specie di quelli verificatisi, rendendone in tal modo possibile la realizzazione da parte degli indagati a vantaggio della società As Roma Spa'".
Ovviamente la risposta della Roma, arrivata tramite un comunicato ufficiale, non si fece attendere e arrivò la sera stessa della perquisizione in sede: "L’AS Roma prende atto dell’avvio di indagini da parte della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma nei confronti della Società nonché di alcuni suoi attuali e precedenti dirigenti. La società sta collaborando con le autorità competenti e auspica che venga fatta piena chiarezza sulla vicenda nel minor tempo possibile, ritenendo di aver sempre operato nel pieno rispetto delle norme vigenti".
I TRASFERIMENTI COINVOLTI NELL'INDAGINE
Anno 2017
- Gregoire Defrel: dal Sassuolo alla Roma per 5 milioni di euro di prestito oneroso, 15 milioni per l’obbligo al verificarsi di determinate condizioni e 3 di bonus.
- Riccardo Marchizza: dalla Roma al Sassuolo per 2.5 milioni di euro e il 50% della futura rivendita.
- Davide Frattesi: dalla Roma al Sassuolo per 5 milioni di euro con diritto di riacquisto fissato a 10.
Anno 2018
- Bryan Cristante: dall’Atalanta alla Roma per 5 milioni di euro di prestito oneroso, 15 milioni per l’obbligo al verificarsi di determinate condizioni e 10 di bonus.
- Marco Tumminello: dalla Roma all’Atalanta per 5 milioni di euro e il 50% della futura rivendita (non oltre i 5 milioni), con diritto di riacquisto a 13 milioni per il 2019 e a 15 per il 2020.
Anno 2019
- Leonardo Spinazzola: dalla Juventus alla Roma per 29.5 milioni di euro.
- Luca Pellegrini: dalla Roma alla Juventus per 22 milioni di euro.
Anno 2021
- Marash Kumbulla: dall'Hellas Verona alla Roma in prestito per 2 milioni di euro, 13.5 per l’obbligo di riscatto al verificarsi di determinate condizioni e 3.5 di bonus.
- Mert Cetin: dalla Roma all'Hellas Verona per un milione di prestito con diritto di riscatto a 7 milioni e controriscatto.
- Matteo Cancellieri: dalla Roma all'Hellas Verona in prestito con obbligo di riscatto a 2.5 milioni.
- Aboudramane Diaby: dalla Roma all'Hellas Verona in prestito con obbligo di riscatto a 2.5 milioni.
LA POSIZIONE DELLA ROMA E LE PAROLE DI PALLOTTA
Alla Roma vengono quindi contestati circa 42 milioni di euro di plusvalenze (si parla di un'iper valutazione dei calciatori che oscilla dal 30% al 50%) e nel mirino della Guardia di Finanza c'è soprattutto lo scambio Leonardo Spinazzola-Luca Pellegrini, che vede coinvolte la società giallorossa e la Juventus e su cui sta lavorando anche la Procura di Torino. Il club capitolino è assolutamente tranquillo, è sicuro di aver agito nel rispetto delle norme e ora attende i risultati delle analisi di pc, telefoni, supporti digitali, server e documentazione extracontabile.
Anche James Pallotta è convinto di aver operato legalmente: "Non c'è stato mai un problema nelle nostre operazioni di mercato, assolutamente nulla", furono le sue parole in esclusiva a LAROMA24.IT dopo l'apertura dell'indagine.
LR24