LAROMA24.IT (Emanuele Polzella) – In un mercato pieno di difficoltà, la Roma è stata costretta a fronteggiare anche l’addio di Nemanja Matic, il quale ha deciso di lasciare il club a pochi giorni dall’inizio del campionato. Fiutato il pericolo, Tiago Pinto si è subito cautelato e ha portato nella Capitale Leandro Paredes, vecchia conoscenza giallorossa. Il centrocampista argentino arriva dal PSG (come Renato Sanches) a titolo definitivo per 2.5 milioni di euro più bonus e si lega alla Roma con un contratto biennale.
LA CARRIERA DI PAREDES
Gli inizi in Argentina
Nato il 29 giugno del 1994 a San Justo (Argentina), Leandro Daniel Paredes muove i primi passi nel mondo del calcio nella società La Justina de San Justo per poi passare al Brisas del Sud. "Da bambino si capiva già da come stoppava la palla che era diverso da tutti gli altri", le parole rilasciate a Radio Mitre da un dirigente del suo primo club. Poco dopo, all’età di 8 anni, entra a far parte del settore giovanile del Boca Juniors, una delle società più vincenti dell’Argentina. Da questo momento inizia la scalata fino ad arrivare in prima squadra, con cui esordisce a 16 anni nel match contro l’Argentinos Juniors. Sin da subito viene soprannominato “El Nuevo Roman” (in onore di Riquelme, suo idolo) ed “El Mago”.
L’arrivo alla Roma con l’aiuto del Chievo
Dopo aver collezionato 31 presenze in 4 anni, Paredes lascia il Boca per trasferirsi in Italia. Walter Sabatini, direttore sportivo della Roma, lo aveva già visionato tre anni prima e decide di puntare su di lui nel gennaio del 2014. La società giallorossa ha però un problema, infatti non ha più posti disponibili per tesserare calciatori extracomunitari e per aggirare questo ostacolo trova un accordo con il Chievo per un prestito semestrale. L’operazione viene condotta ufficialmente dai clivensi e sono proprio loro a chiudere la trattativa con gli argentini, per poi girare il cartellino del giocatore alla Roma nell’estate successiva. Il giovane non trova grande spazio al Chievo e gioca solamente 15 minuti contro il Torino.
Le due stagioni in giallorosso e la parentesi intermedia all’Empoli
Tornato nella Capitale, Paredes colleziona 13 presenze in giallorosso nella stagione 2014/15 e realizza il suo primo gol l’8 febbraio del 2015 nella vittoria esterna per 1-2 in casa del Cagliari. Per completare la maturazione, la Roma decide di mandarlo in prestito secco all’Empoli, dove l’allenatore Marco Giampaolo lo trasforma in un regista davanti alla difesa, e disputa un’ottima annata.
Nel 2016/17 torna nuovamente alla Roma e sotto la guida di Luciano Spalletti diventa un giocatore importante, collezionando 41 presenze e 3 reti. Le prestazioni positive portano lo Zenit San Pietroburgo a sborsare più di 20 milioni per acquistarlo a titolo definitivo. La sua avventura in giallorosso termina quindi dopo 54 partite, 4 gol e 2 assist.
Le esperienze in Russia, in Francia e il nuovo ritorno in Italia
In Russia Paredes è uno dei top player del campionato e anche i numeri lo dimostrano: in 61 gare mette a referto 10 reti e 16 passaggi vincenti. Nel gennaio del 2019 il PSG versa nelle casse del club di San Pietroburgo ben 40 milioni di euro e acquista il calciatore argentino per renderlo un perno del centrocampo. L’impatto è ottimo e gioca quasi tutte le partite da titolare, ma con il passare del tempo la concorrenza in quel ruolo aumenta sempre di più e lo spazio si riduce, tanto che nella stagione appena passata viene ceduto in prestito alla Juventus. Paredes vince praticamente tutti i titoli nazionali con i parigini e scende in campo in 117 occasioni, collezionando 3 gol e 10 assist. In bianconero, invece, non riesce a brillare e parte spesso dalla panchina.
Le soddisfazioni più grandi arrivano con la nazionale argentina, con cui vince prima la Copa America (partendo titolare anche nella finale contro il Brasile) e successivamente il Mondiale del 2022 in Qatar da protagonista, calciando anche il penalty nella lotteria dei rigori (come Paulo Dybala) nella finale contro la Francia.
Ora Paredes è di nuovo un giocatore della Roma, il club che lo ha lanciato nel calcio che conta, e dovrà sfruttare questa nuova grande opportunità per dimostrare tutte le sue qualità dopo aver vissuto anni complicati a livello di club.
CARATTERISTICHE TATTICHE E TECNICHE: ECCO COSA PAREDES PUÒ DARE ALLA ROMA
Leandro Paredes andrà a completare il centrocampo della Roma e fornirà a José Mourinho la possibilità di utilizzare un nuovo schieramento tattico. Il centrocampista argentino, infatti, è un regista vero e proprio e ha caratteristiche uniche rispetto agli altri componenti della rosa. È molto abile nella gestione del pallone e nella precisione dei passaggi sia corti sia lunghi, inoltre ha una grandissima visione di gioco. Non solo qualità, ma anche quantità perché “El Mago” è un lottatore in mezzo al campo e lo testimoniano anche i numerosi cartellini ricevuti in carriera (86 gialli, 4 rossi per doppia ammonizione e un’espulsione diretta). Da non sottovalutare il suo tiro dalla distanza, che può rappresentare un’arma in più per sbloccare le partite complicate. Paredes è un leader dotato di grande personalità e carisma e lo ha dimostrato anche al Mondiale in Qatar, presentandosi sul dischetto in finale. Il classe ’94 non è solamente un regista da utilizzare davanti alla difesa, bensì può essere impiegato anche da mezzala e da trequartista, ruolo in cui ha iniziato la sua carriera.
Alla Roma avrà la possibilità di rilanciarsi dopo anni in cui non ha mai giocato con grandissima continuità anche a causa di qualche infortunio. Starà a Mourinho decidere come utilizzarlo, ma Paredes avrà un compito fondamentale: non far rimpiangere in campo Nemanja Matic.