LAROMA24.IT (Emanuele Polzella) - E siamo a due. La Roma ha finalmente messo a segno il secondo colpo di mercato della stagione 2023/24 e si tratta di Evan Ndicka, difensore centrale mancino arrivato a parametro zero (proprio come Houssem Aouar) dopo aver deciso di non rinnovare il contratto con l’Eintracht Francoforte. Il calciatore si è legato alla Roma fino al 2028 e sarà uno dei pilastri del muro difensivo eretto da José Mourinho.
GLI INIZI IN FRANCIA, IL TRASFERIMENTO ALL’EINTRACHT FRANCOFORTE E LA STORICA CAVALCATA NELL’EUROPA LEAGUE 2021/22
Obite Evan Ndicka nasce il 20 agosto 1999 a Parigi da padre camerunense e madre ivoriana e inizia a giocare a calcio in alcune società minori della capitale francese. All’età di 14 anni entra nel settore giovanile dell’Auxerre, club di Ligue 2, e scala velocemente le gerarchie fino a esordire in prima squadra. Il debutto assoluto arriva il 27 gennaio 2017 contro il Clermont Foot 63 e Ndicka, all’epoca diciassettenne, viene schierato dal primo minuto, mettendo a referto un clean sheet nella vittoria per 0-1. Il giovane difensore rimarrà all’Auxerre per due stagioni, in cui colleziona 16 presenze in totale e si mette in luce nella parte finale dell’ultima annata, quando gioca 8 gare consecutive, di cui 7 da 90 minuti.
Nell’estate del 2018 arriva la svolta: l’Eintracht Francoforte bussa alla porta della società francese e presenta un’offerta da ben 5,5 milioni di euro. L’affare va in porto ed è proprio qui che inizia la vera ascesa di Ndicka. Il tecnico Adi Hütter intravede in lui enormi potenzialità e decide di puntarci subito, mettendolo in campo da titolare nella prima gara di Bundesliga della stagione. Risultato? Friburgo-Eintracht Francoforte 0-2 e altro clean sheet all’esordio per il diciannovenne senza aver mai giocato in un campionato di primo livello (la Ligue 2 è l’equivalente della nostra Serie B). Ndicka ha un impatto devastante, tanto che viene anche nominato ‘Rookie del mese di febbraio’, premio riservato ai migliori Under 23 debuttanti in Bundesliga. La sua prima stagione in Germania si chiude con 36 presenze, 1 gol (30 settembre 2018 contro l’Hannover 96) e una splendida avventura in Europa League, terminata con l’eliminazione in semifinale contro il Chelsea. “Il suo miglioramento mi ha stupito molto, è stato fenomenale. È molto attento nell’analisi del gioco, umile e sempre molto presente”, afferma l’allenatore Hütter.
Nell’annata 2019/20 trova continuità e colleziona 34 presenze, mentre in quella successiva scende in campo in solamente 25 occasioni a causa di qualche infortunio. La stagione da incorniciare è quella 2021/22: 44 partite disputate, 4 gol e 4 assist (numeri record) e addirittura un’Europa League vinta. Ndicka non risente del cambio di allenatore, ma anzi, continua a crescere esponenzialmente anche sotto la guida di Oliver Glasner. Il primo momento clou arriva durante Eintracht Francoforte-Union Berlino (28 novembre 2021): risultato fermo sull’1-1, cross di Filip Kostic e clamoroso colpo di testa di Ndicka, il quale sovrasta gli avversari e regala la vittoria ai padroni di casa al minuto 95. Nel postpartita Glasner commenta così il gol: “Ndicka ha saltato in aria come Michael Jordan nella sua versione migliore!”. La squadra tedesca incanta anche in Europa e il difensore è uno dei protagonisti delle numerose imprese compiute: il passaggio del turno al 121’ contro il Betis agli ottavi, il pareggio per 1-1 in casa contro il Barcellona nell’andata dei quarti e la clamorosa vittoria al Camp Nou per 2-3 al ritorno (Ndicka verrà espulso al decimo minuto di recupero del secondo tempo), l’1-0 nella seconda gara contro il West Ham in semifinale e l’incredibile successo per 6-5 dopo i calci di rigore in finale contro i Rangers. L’Eintracht Francoforte alza così al cielo l’Europa League e parte del merito è sicuramente di Ndicka, autore di una campagna europea pazzesca.
L’annata 2022/23 corrisponde all’ultima stagione del classe ’99 con le ‘Aquile’ poiché decide di non rinnovare il suo contratto e liberarsi a parametro zero per provare una nuova avventura. Ndicka lascia così il club dopo ben 183 presenze, 12 reti e 10 passaggi vincenti. Nelle cinque stagioni all’Eintracht Francoforte ha partecipato a 17 gol (10 reti e 7 assist) in Bundesliga e nessun difensore centrale (al pari di Orban) è stato coinvolto in più marcature in quel determinato periodo nel massimo campionato tedesco. Ora c’è una nuova storia da scrivere, ma questa volta con la maglia della Roma.
Per quanto riguarda la nazionale, il ventitreenne ha sempre giocato per le giovanili della Francia, ma ha da poco deciso di rappresentare la Costa D’Avorio.
CARATTERISTICHE TECNICHE E TATTICHE: ECCO COSA NDICKA PUÒ DARE ALLA ROMA
Agile, roccioso, imponente (alto 192 cm) e mancino: Evan Ndicka è forse uno degli acquisti più desiderati da Mourinho, il quale chiedeva un difensore centrale di questo tipo sin dal giorno del suo arrivo. Ora lo Special One potrà finalmente avere un calciatore di ruolo senza doverne adattare un altro come accaduto con Roger Ibanez, schierato da braccetto di sinistra nonostante sia destro. Il classe ’99 sa giocare sia in una linea a quattro sia come centrale di sinistra in una difesa a tre e lo ha dimostrato anche all’Eintracht Francoforte. Inoltre è fortissimo nei duelli aerei, motivo per cui sarà una nuova arma da utilizzare anche nei calci piazzati a favore, la specialità della Roma di Mourinho. Ndicka ha una buona velocità nel lungo, senso della posizione ed è anche in grado di impostare l’azione da dietro essendo dotato di un piede mancino abbastanza educato. Potrebbe soffrire contro attaccanti particolarmente rapidi e nell’uno contro uno, ma spesso riesce ad arginarne la loro pericolosità grazie alla sua forza fisica.
A chi si ispira? “Mi piace Samuel Umtiti, è molto, molto forte - ha rivelato in una vecchia intervista il nuovo acquisto della Roma -. Mi ispiro anche a Raphael Varane e Adil Rami, li osservo sempre. Avvicinarmi al loro livello non sarebbe poi così male per me".
A quasi 24 anni Ndicka ha deciso di trasferirsi in un top club. Il difensore della Costa D’Avorio era seguito con particolare attenzione da Tottenham, Barcellona e soprattutto Milan, ma Tiago Pinto è stato molto bravo ad anticipare la concorrenza e a chiudere subito l’affare. Mourinho punterà fortemente su di lui e diventerà il nuovo titolare del reparto arretrato della Roma al fianco di Chris Smalling e Gianluca Mancini. Per la prima volta il tecnico portoghese potrà quindi impiegare un centrale mancino come braccetto di sinistra della difesa a tre. La rosa giallorossa continua a migliorare in vista della stagione 2023/24 e il classe ’99 rappresenta un innesto davvero importante. Ecco chi è Evan Ndicka, il nuovo gigante della Roma "che salta come Michael Jordan".