LAROMA24.IT (Federico Leoni) - Rabbia, incredulità, abbattimento, impotenza. Sono questi i sentimenti che, dalle 22 di ieri sera, attanagliano i tifosi romanisti. Nicolò Zaniolo, 8 mesi mesi dopo l'operazione al legamento crociato destro, ripiomba nell'incubo: nuova lesione, questa volta al sinistro. E via col solito iter: domani l'operazione, poi la riabilitazione e circa sei mesi per rivederlo in campo. Insomma, una storia vista e rivista all'ombra del Colosseo. Già, perchè il secondo grave infortunio capitato al classe '99 riassume perfettamente quella che è stata la storia giallorossa, fatta di poche gioie e tanti dolori, dall'illusione di avercela fatta per poi ripiombare nel solito, profondo, baratro. Una storia tristemente romanista, che questa volta fa ancora più rabbia, perchè come spesso accade a queste latitudini, all'accendersi di un barlume di speranza, il destino presenta il conto. Succede sempre così: quante volte abbiano visto stagioni svanire sul più bello, campionati persi all'ultima giornata, quante volte il tifoso romanista si è visto portare via un sogno proprio quando sembrava stretto nelle nostre mani. Una ciclicità storica che, ahi noi, si ripete. L'infortunio di Zaniolo fa ancora più rabbia, non soltanto per la “recidiva”, non solo perchè a metà luglio era tornato più forte di prima, ma proprio per quello che rappresenta Nicolò nell'universo romanista. Zaniolo è la speranza di un popolo, quel giocatore che nasce una volta ogni 30 anni, un patrimonio tecnico e sentimentale, colui che incarna il sogno dei tifosi, piccoli e grandi. In un momento storico particolare, fatto di incertezze e dubbi tra vecchia e nuova era americana, Zaniolo rappresentava un porto sicuro, l'unica certezza, ad oggi l'unico vero vanto. E invece il tifoso romanista è stato privato anche di quello, perchè sebbene parliamo di un ragazzo di vent'anni, perfettamente in grado di affrontare un'altra dura scalata, rompersi due crociati in meno di 12 mesi lascia il segno, eccome se lo lascia, nel fisico e nella mente.
I PRECEDENTI SIMILI – Con quello di ieri salgono a 19 i crociati rotti in casa Roma negli ultimi 7 anni, e se non è accanimento del destino questo poco ci manca. Da Strootman a Zaniolo, passando per Calafiori, Rudiger, Florenzi, Karsdorp, Mario Rui e tanti altri ancora. Il caso di Zaniolo, però, ricorda da vicino quelli di Strootman e Florenzi, sia per le dinamiche che per quello che rappresentano. I tifosi giallorossi ancora piangono al pensiero dell'olandese, a quello che sarebbe potuto essere se quel maledetto 9 marzo 2014, al San Paolo di Napoli, il suo ginocchio non avesse fatto crack. Da lì inizia un tunnel infinito per l'ex numero 6, che il 16 gennaio di un anno dopo, contro la Fiorentina, subisce una ricaduta al ginocchio sinistro, venendo nuovamente operato il 30 gennaio successivo per una complicanza dovuta alla precedente operazione e per una nuova lesione cartilaginea. Da quel momento Strootman non sarà più lo stesso. L'identico destino che ha colpito Alessandro Florenzi. Lui, romano e romanista, e considerato ad inizio carriera uno dei migliori giovani italiani e degno erede della dinastia giallorossa. Il 26 ottobre 2016 riporta un grave infortunio al ginocchio sinistro, rompendosi il legamento crociato anteriore nel corso della partita vinta contro il Sassuolo e venendo operato due giorni dopo. A poche settimane dal rientro, durante un allenamento con la squadra Primavera, ancora un trauma distorsivo allo stesso ginocchio operato, dal quale si evidenzia una nuova rottura del legamento crociato anteriore. Lì è cambiata la sua storia, perchè a quel maledetto infortunio si aggiungeranno interrogativi tattici e prestazioni deludenti che porteranno Florenzi lontano dalla sua Roma, nonostante ad oggi sia ancora un calciatore giallorosso. Cambiano le poche, quindi, ma non il destino, perchè scavando a ritroso nel tempo la storia di Zaniolo somiglia anche a quella di Carlo Ancelotti. che il 25 ottobre 1981, al 10' del primo tempo di un Roma-Fiorentina, si vede cedere il ginocchio. Un anno di stop per lui, che gli impedirà di parteciperà al trionfale mondiale di Spagna '82. Tornerà l'anno dopo, contribuendo al secondo Scudetto della Roma, ma il 4 dicembre del 1983 l'incubo si ripresenta, e contro la Juventus, col tricolore sul petto, si rompe di nuovo il ginocchio sinistro. Gli infortuni non gli impediranno comunque di diventare uno dei più forti centrocampisti del panorama italiano e di vincere tutto, successivamente, con il Milan. Con la speranza che anche Zaniolo, superata la tempesta, torni a guardare il sole più forte di prima.
LA LISTA DEGLI INFORTUNI AL CROCIATO DAL 2014 AD OGGI
7 settembre 2020 - 2° infortunio Zaniolo
12 gennaio 2020 - 1° infortunio Nicolò Zaniolo
4 ottobre 2019 - Davide Zappacosta
16 settembre 2019 - 2° infortunio David Bouah
4 febbario 2019 - William Bianda
23 novembre 2018 - 1° Infortunio David Bouah
25 ottobre 2017 - Rick Karsdorp
24 settembre 2017 - Marco Tumminello
15 luglio 2017 - 1° infortunio Luca Pellegrini
28 maggio 2017 - Emerson Palmieri
16 febbraio 2017 - 2° infortunio Florenzi
26 ottobre 2016 - Primo infortunio Florenzi
4 settembre 2016 - Elio Capradossi
30 luglio 2016 - Mario Rui
7 giugno 2016 - Antonio Rudiger
21 maggio 2016 - Nura
28 novembre 2015 - Ezequiel Ponce
30 gennaio 2015 - 2° infortunio Strootman
9 Marzo 2014 - Kevin Strootman